Comitato Provincia dei Marsi: forme di autonomia decisionale per crescita e sviluppo

26 Giugno 2012   10:36  

"Sulla base degli ultimi orientamenti del Governo circa i criteri di revisione delle attuali circoscrizioni provinciali su scala nazionale (accorpamento delle Province che non soddisfano almeno due dei seguenti tre requisiti: superficie di almeno 3.000 Km2, popolazione superiore a 350.000 abitanti ed oltre 50 Comuni presenti nel territorio), anche tenuto conto dei principi direttivi per la trasformazione dell’ente Provincia di cui al Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 art. 23 (Legge di conversione 22 dicembre 2011, n. 214), come integrato dal disegno di legge attinente le modalità di elezione dei Consiglieri provinciali e dei Presidenti delle Province, questo Comitato intende richiamare l’attenzione dei rappresentanti politici ed istituzionali della Marsica, circa l’estrema importanza di questo processo di trasformazione dell’attuale assetto amministrativo, che assume rilevanza strategica per il futuro sociale ed economico del nostro territorio". Lo dice Attilio Francesco Santellocco, presidente del Comitato Provincia dei Marsi.

"Un processo che deve essere attentamente seguito e, per quanto possibile, indirizzato, nei modi e nelle sedi opportune, allo scopo di evitare ulteriori penalizzazioni a livello economico, sociale ed occupazionale della Marsica. In tal senso, si esprime apprezzamento per l’iniziativa assunta dal sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, volta a creare un tavolo di raccordo con i sindaci di L’Aquila, Sulmona e Castel Di Sangro, nell’ambito del quale, mettendo da parte quello che giustamente definisce 'l’eccessivo tasso di campanilismo che ha impedito da sempre un rapporto proficuo e vantaggioso per le tre aree della provincia aquilana' e lavorando con 'spirito di solidarietà' (sempre secondo gli auspici del sindaco di Avezzano), si intende individuare forme di collaborazione atte a favorire lo sviluppo economico ed occupazionale dell’Aquilano, della Marsica e della Valle Peligna, Oltre ad auspicare un più partecipato coinvolgimento di tutti gli altri sindaci della Marsica, riteniamo tuttavia che oltre al bieco ed ottuso 'campanilismo', vi siano ulteriori elementi che potremmo definire 'non trascurabili' nel processo di arretramento sociale, economico ed occupazionale che interessa la Marsica da qualche anno; la perdita del Coordinamento Distrettuale del Corpo Forestale dello Stato, del Comando dei Vigili del Fuoco, il declassamento dell’Ufficio delle Dogane di Avezzano, il drastico ridimensionamento degli Ospedali di Pescina e Tagliacozzo, la perdita di importanti reparti dell’Ospedale di Avezzano, … nonché la praticamente certa chiusura del Tribunale di Avezzano e dell’associata Procura della Repubblica, non sono imputabili a 'spinte campanilistiche' o a mancanza di 'spirito di solidarietà', ma determinate da precise norme legislative che prevedono la presenza di tali enti, uffici, servizi nel solo capoluogo di provincia, e la loro soppressione, ove presenti, negli altri centri della stessa circoscrizione provinciale.

Sulla base di tali sintetiche considerazioni, riteniamo essenziale - aggiunge Santellocco - una decisa e coordinata azione, da parte dei rappresentanti politici ed istituzionali della Marsica, che, incentrata in un’ottica di semplificazione del sistema amministrativo locale (con la soppressione di tutti gli enti intermedi tra comuni e regioni e la prospettiva di eliminazione dello stesso ente Provincia), vada da un lato a contrastare il processo di desertificazione istituzionale e di marginalizzazione del nostro territorio (come la proposta avanzata formalmente dalle 4 amministrazioni provinciali abruzzesi lo scorso Febbraio, che relega la Marsica ad un ruolo di totale subalternità territoriale ed istituzionale), e dall’altro promuova, nel più ampio progetto di riordino amministrativo della Regione Abruzzo, forme di autonomia decisionale, politica, istituzionale ed amministrativa della Marsica attraverso cui sviluppare iniziative di crescita e sviluppo sociale, economico ed occupazionale. Allo scopo di illustrare possibili iniziative territoriali in tal senso, nei prossimi giorni, questo Comitato Territoriale richiederà un incontro diretto con il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio".


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