Comunali Chieti, Pd 'la città aspetta risarcimento morale'

Ricci ai concittadini

17 Marzo 2010   18:29  

Avete mai pensato di diventare RICCI?

L'occasione la offre Francesco Ricci, appunto, o meglio il profilo facebook a lui collegato. L'inziativa "Mettiti in testa un'idea nuova e...scegli Ricci" è un modo ironico per sentirsi parte dei sostenitori di Francesco Ricci. Mandare una foto e diventare ricci è tutt'uno.

Un gioco questo, per nulla giocose, invece, le parole del candidato Ricci ai suoi concittadini

"Care amiche, amici, compagne e compagni, la campagna elettorale è entrata nella sua fase finale. Sembrava dovesse essere una strada completamente in salita, invece stiamo riuscendo a spiegare bene quanto abbiamo fatto e perché siamo credibili per continuare a fare." Sono queste le prime parole di Francesco Ricci, candidato sindaco di Chieti per il Pd.
"L’aria che tira a livello nazionale ci sta aiutando molto e le scelte sbagliate fatte dagli avversari, tra cui quella di imbarcare tutti e di formare una coalizione che assembla riciclati dello sfascio di Buracchio e neofascisti del periodo inconcludente e parolaio di Cucullo e soci, molti dei quali devono diverse centinaia di milioni di euro al Comune (li devono, per esempio Cucullo e Buracchio) e forse sperano di non pagarli facendo eleggere i propri figli e fratelli minori, parenti ed affini, tutte queste cose ci stanno aiutando notevolmente ed oggi noi possiamo dire con realismo e tranquillità di essere in forte ascesa, mentre i nostri avversari, cui la maleducazione e l’arroganza continuano a non mancare, sono in difficoltà, senza argomenti, a corto di idee, e stanno seminando bugie, promettendo l’impossibile e finanche telefonando a casa delle persone per intimorirle, come hanno fatto per i musicisti e coristi del Teatro Marrucino."

Queste le parole ai cittadini di Chieti. A sostenerlo il segretario regionale Pd Silvio Paolucci. "A distanza di quasi vent'anni Chieti aspetta di essere risarcita per la peggiore stagione della sua storia. Dopo le sentenze che hanno riconosciuto e condannato il sistema di clientele e illegalita' che si era impiantato a Palazzo d'Achille all'inizio degli anni '90, la citta' - osserva Paolucci - ha un credito non solo morale verso chi l'ha portata nel baratro dello scandalo e del dissesto, sancito da due pronunciamenti della Corte dei Conti la sentenza n. 85 del 2009 e la n. 108 del 2005 che confermano in appello un risarcimento a carico degli ex amministratori arrestati nel '93 e successivamente condannati: centinaia di migliaia di euro che nessuno ha ancora versato nelle casse del Comune. Oggi - rileva la nota - alcuni di tali 'debitori' sono alleati con Di Primio. Riteniamo - afferma infine Paolucci - che la gente teatina abbia diritto ad una risposta chiara che fino ad oggi non abbiamo sentito, perche' temiamo fortemente che le alleanze del centrodestra siano una brutta e pericolosa ipoteca amministrativa per lo sviluppo della citta' e per il buon governo della cosa pubblica."

 

 


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