Comune L'Aquila, il dirigente Di Gregorio verso il trasferimento

15 Gennaio 2011   12:56  

Si fa sempre più concreta l'ipotesi di un trasferimento in altro ufficio per Mario Di Gregorio, il dirigente del Comune dell'Aquila finito sotto inchiesta, assieme alla madre e ad altre due persone, per abuso d'ufficio e violazione delle norme edilizie, dopo che, secondo l'accusa, avrebbe fatto in modo di ottenere una riclassificazione dei danni alla propria abitazione materna in modo da vedersi riconoscere un maggior finanziamento dallo Stato.
Nei corridoi del Comune non si parla d'altro, e la vicenda è stata affrontata anche nella riunione convocata dal sindaco all'indomani della notifica degli avvisi di garanzia. L'amministrazione, intanto, sta portando avanti gli adempimenti previsti per questi casi dalla legge Brunetta, acquisizione di documenti e possibili provvedimenti.
Ancora incerta la nuova destinazione, ma le indiscrezioni parlano di un trasferimento al Settore Opere pubbliche.
Mentre c'è chi, come l'Italia dei Valori non usa mezzi termini. Per Cesare D'Alesandro, Cialente deve sospendere Di Gregorio. Ma il vice capogruppo all'Emiciclo va oltre, arrivando a parlare di un sistema opaco e poco trasparente consolidatosi attorno alla ricostruzione.
Intanto, Di Gregorio affida a Facebook i propri pensieri, sul popolare social network si dice tranquillo e si difende: “i Comuni – scrive – non hanno avuto alcuna competenza sull'assegnazione degli esiti di agibilità né sulla revisione degli stessi. Informo tutti infine che ad oggi il Comune dell'Aquila non ha erogato né riconosciuto contributi per pratiche di ricostruzione totale”.


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