Comune Pescara, Forza Italia chiede Consiglio straordinario su vicenda targhe alterne

11 Gennaio 2016   13:18  

Stamane abbiamo protocollato la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale per fare luce e dibattere della vicenda inerente le targhe alterne e la qualità dell’aria di Pescara. Quella sarà l’occasione per obbligare tutti i consiglieri del Partito democratico a uscire allo scoperto e rivelare la propria linea, non è possibile che il Pd continui a prendersi gioco dei cittadini recitando, allo stesso tempo, il ruolo del partito di ‘lotta e di governo’, con alcuni consiglieri, come Pagnanelli e Perfetto che oggi si dissociano da decisioni assunte in quelle riunioni di maggioranza alle quali hanno essi stessi partecipato esprimendo consenso, com’è riportato nella stessa ordinanza del sindaco Alessandrini.

Ma soprattutto sarà quella la sede per ribadire l’inutilità di quel provvedimento e, piuttosto, programmare l’attuazione di iniziative concrete che realmente consentirebbero di risolvere in maniera drastica l’emergenza smog”.

Lo hanno annunciato il Capogruppo comunale di Forza Italia, Marcello Antonelli, e il vicecapogruppo Vincenzo D’Incecco intervenendo sulla vicenda delle targhe alterne in vigore a Pescara a partire da martedì prossimo.

“L’emergenza smog impone due riflessioni, la prima di carattere tecnico, la seconda di tipo strettamente politico – hanno detto Antonelli e D’Incecco -. Tecnicamente l’adozione delle targhe alterne è una soluzione inutile perché manca una visione strategica sui veri provvedimenti che si possono adottare per affrontare la problematica. Sappiamo che più del 50 per cento dell’inquinamento deriva dagli impianti degli edifici pubblici e privati perché c’è un problema di mancata innovazione energetica degli edifici stessi, e questo succede perché quello di Pescara è l’unico comune della regione Abruzzo di dimensioni rilevanti a non aver adottato le norme per incentivare il rinnovo del patrimonio edilizio previste nel Decreto Sviluppo, l’unico dunque a non aver ancora recepito le leggi stesse contenute nel Decreto Sviluppo approvato dalla Regione e che costituirebbero una spinta decisiva per molti proprietari a investire sulle energie rinnovabili.

In secondo luogo occorre velocizzare la realizzazione di infrastrutture per rendere competitivo il trasporto pubblico, a partire dalla filovia, che al contrario il sindaco Alessandrini vuole fermare. E fra l’altro immagino anche l’istituzione di un incentivo immediato per il trasporto pubblico prevedendo tariffe agevolate, in alcuni giorni ‘caldi’, per i potenziali passeggeri che devono preferire l’autobus all’auto privata perché la ritengono una soluzione conveniente e non perché li obbliga un’ordinanza.

Poi veniamo alla valutazione politica: è evidente che siamo di fronte a un’amministrazione comunale che non firma le ordinanze quando sono necessarie, come la scorsa estate per la balneazione, mentre le sforna quando non servono e possono solo creare disagi alla popolazione, ovvero un’amministrazione che ha perso il contatto con la realtà. E fra l’altro oggi sono emerse in modo clamoroso le mille contraddizioni del Pd: paradossalmente è come se l’ordinanza sulle targhe alterne fosse stata partorita dal cielo e non sia piuttosto, com’è in effetti, il frutto di un’iniziativa condivisa e decisa dal Pd.

Il Partito Democratico pensa di poter rivestire contemporaneamente il ruolo di partito di lotta e di governo, una presa per i fondelli per i cittadini. Per questa ragione abbiamo protocollato in Comune la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale per dibattere della problematica, chiamando all’appello tutti gli amministratori del Pd che devono uscire allo scoperto.

I consiglieri Francesco Pagnanelli e Fabrizio Perfetto, entrambi del Pd, non possono prima prendere parte alle riunioni di maggioranza che hanno determinato la firma dell’ordinanza in oggetto e poi, usciti fuori dalle stanze dei bottoni, dichiararsi contro il provvedimento deciso in quelle stesse riunioni che, peraltro, vengono anche citate nell’ordinanza del sindaco.

A questo punto daremo loro modo di chiarire in aula la propria posizione nei confronti della maggioranza di cui fanno parte”.

 


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