Comune Pescara, sindaco, nessuna scorta armata per politici

13 Gennaio 2015   16:34  

"Nella giornata di ieri, a fronte delle prese di posizione del centrodestra a favore del ritorno dei tornelli, abbiamo mantenuto bassa la guardia, decidendo di non intervenire, al fine di non sollevare la questione militarizzazione o blindatura del Palazzo di Citta' perche' non trova riscontro nella realta' che viviamo ogni giorno, con la speranza che non esplodesse".

Lo affermano in una nota congiunta il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e l'assessore alla Polizia municipale Adelchi Sulpizio.

"Ora, a causa di prese di posizione che ci appaiono ai confini della realta' e di notizie di stampa che addirittura parlano di scorte armate al seguito dei politici - proseguono - veniamo a precisare che la cortina di ferro in Comune non c'e', nessun assessore gira con la scorta, ne' il sindaco che appena eletto vi rinuncio' e che le notizie apparse in merito sono completamente destituite di ogni tipo di fondamento. Ognuno di noi ogni giorno viene al lavoro con mezzi propri e cosi' avverra' in futuro.

A causa dei risvolti di due episodi accaduti in Comune e che, com'e' gia' stato ampiamente precisato e proprio a scanso di equivoci, nulla hanno a che fare con situazioni di emergenza sociale con cui ci confrontiamo apertamente ogni giorno nei nostri uffici e presso i settori dedicati dell'Ente come quello dei Servizi Sociali e Politica della Casa ad esempio, abbiamo dovuto elevare il livello della sicurezza dei locali pubblici a nome dell'incolumita' dei dipendenti, come abbiamo chiarito sin dal primo momento.

Lo abbiamo fatto - precisano il sindaco e l'assessore - non con misure eccezionali o, come dice l'ex primo cittadino con provvedimenti 'illegittimi', ma semplicemente applicando strumenti e norme vigenti da anni, che chi ha governato e siede oggi in Consiglio comunale dovrebbe conoscere.

Sono operativi infatti 'ben' due vigili a supporto dei due palazzi, presenti tutte le mattine e nei giorni di rientro e nell'arco delle ore lavorative del personale, questo proprio a tutela dei dipendenti e pronti ad intervenire solo se necessario. Tornelli, scorte e muri di separazione dalla citta' non appartengono ne' alla nostra storia, ne' alla nostra cultura politica.

Continueremo ad incontrare i cittadini e a lavorare per la citta' - concludono Alessandrini e Sulpizio - senza cedere alla paura di fare per il bene di tutti e di spiegare come si sta operando anche in uno dei momenti piu' delicati della storia cittadina".


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