Comune dell'Aquila, Carlo Pirozzolo da oggi riprende le sue fuzioni, il tribunale lo riabilita

13 Novembre 2015   12:53  

“Il Tribunale della Libertà dell’Aquila, in Camera di Consiglio, nelle persone dei giudici Carla Ciofani (presidente), Maria Carmela Magarò (giudice) e  Mario Cervellino (giudice estensore), ha accolto la richiesta, proposta in Appello in sede di riesame, ed ha annullato l’ordinanza nella parte in cui applicava la misura della sospensione dal pubblico ufficio per il segretario generale del Comune dell’Aquila Carlo Pirozzolo”. Lo rende noto il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.

“Questo vuol dire – ha proseguito il sindaco – che, già da oggi, il segretario generale Carlo Pirozzolo riprenderà regolarmente le proprie funzioni. È l’ennesima riprova che bisogna avere sempre fiducia nell’operato della Magistratura. Fiducia e rispetto che occorre avere in ogni circostanza, anche nei confronti di chi si trova momentaneamente indagato.

Sono felice per l’uomo e per l’amico Carlo Pirozzolo che, in questi 32 giorni, ha sofferto, circondato però dall’affetto e dalla solidarietà di chi lo conosce come servitore della cosa pubblica.

Sono felice, soprattutto, per il Comune dell’Aquila, che è stato pesantemente in difficoltà, in questo mese, nonostante l’accresciuto lavoro assuntosi da ciascun dirigente, per la mancanza di colui che è, di fatto, il nostro primo collaboratore e il coordinatore di tutte le attività.

Un mese difficile che, come ero certo, si è concluso positivamente.

Mi resta il profondo rammarico – ha aggiunto Cialente - per il processo che molti avvoltoi hanno condotto rispetto a quello che è un normale iter della giustizia italiana, permettendosi di esprimere giudizi di cui, oggi, dovrebbero vergognarsi.

L’ultimo episodio ieri, quando il consigliere Ettore Di Cesare, in conferenza stampa, si è permesso di attaccare il sindaco come responsabile politico della nomina di Carlo Pirozzolo.

Ebbene, io sono orgoglioso di aver dato alla città un segretario generale che reputo essere, oltre che bravo, soprattutto generoso nel suo lavoro e onesto. Non mi aspetto certo, né chiedo, che il consigliere Di Cesare mi chiesa scusa, e tra l’altro, delle sue scuse, non so che farmene.

Tuttavia, se Di Cesare fosse l’uomo che pretende di far credere, oggi stesso, dovrebbe fare una telefonata di scuse a Pirozzolo.

È giusto – ha concluso il sindaco – che la Magistratura passi al setaccio ogni passaggio della vita amministrativa del Comune e delle altre Istituzioni ed Enti, e nell’affermare questo sono sereno, perché ho fiducia in essa  e, in particolare, in tutta la Magistratura aquilana, che agisce con scrupolo ed equilibrio”.


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