Comune dell'Aquila il M5S denuncia mancata trasparenza nella gestione amministrativa

21 Dicembre 2016   09:13  

«La nota diffida dell’ANAC trasmessa al Comune di L’Aquila circa la mancata trasparenza richiesta dalla legislazione vigente in materia nella gestione amministrativa della città, conferma la fondatezza delle nostre preoccupazioni più volte denunciate nelle conferenze stampa svolte e in vari articoli che abbiamo provveduto a inviare a tutte le testate giornalistiche».

È quanto affermano la Sen. Enza Blundo e gli attivisti di M5S L’Aquila Meetup Riuniti.

«Pretendiamo che tale trasparenza debba essere garantita non solo nella gestione amministrativa del Comune ma anche nelle partecipate e nell’USRA. Attendiamo inoltre gli esiti degli accertamenti avviati in data 31 luglio 2016 dal Dott. Cantone sull’esposto da noi inoltrato, riguardante Piazza d’Armi per la quale è stata svolta una gara d’appalto con asta a ribasso di oltre il 60%».

«In tale ambito vogliamo sottoporre all’opinione pubblica la proceduta posta in essere dal Sindaco Cialente inerente l’applicazione del comma 3 bis dell’art. 7 dell’OPCM 3820/2009, ossia nomina dei commissari degli aggregati e dei consorzi che non si siano costituiti nei termini stabiliti dalla legge o che hanno provveduto ad effettuare gli adempimenti necessari per lo svolgimento dei suddetti lavori».

«A tal proposito – proseguono i pentastellati – dagli atti emanati dal Comune si rileva che tale amministrazione è in forte ritardo nell’individuazione di una corretta soluzione atta ad adempiere a quanto previsto dall’OPCM/3820/2009 poiché la costituzione di un albo per la nomina dei commissari è stata deliberata in data 23 marzo 2016. La soluzione proposta Comune di L’Aquila non garantisce l’applicazione dei principi fondamentali alla base di una Pubblica Amministrazione, fra i quali ad esempio l’imparzialità, l’efficacia e l’efficienza. Il primo principio citato, adottato con affidamento degli incarichi per ‘intuito ad personam’, che dava ampia discrezionalità al primo cittadino di scegliere persone esclusivamente secondo la propria personale fiducia, non poteva non impattare con l’art. 107 del D.lgs. 267/2000 secondo il quale la componente politica dell’amministrazione non può assumere atti di gestione, i quali debbono invece essere riservati in via esclusiva alla capacità valutativa tecnica dei dirigenti. Il successivo criterio adottato per l’attribuzione dell’incarico tramite ‘sorteggio’ tra coloro che hanno presentato istanza di iscrizione all’albo, non risulta essere il più appropriato. Come Movimento 5 Stelle avremmo adottato criteri tali da garantire la professionalità in funzione delle esperienze maturate oltre all’importo dei lavori dei consorzi e del numero di incarichi già in possesso dai professionisti facenti istanza».

«L’assegnazione dei predetti incarichi da parte dell’amministrazione comunale nell’immediato periodo pre-elettorale può rappresentare una grave ingerenza configurabile alla stregua di un dubbio clientelismo. Sempre nell’ottica della trasparenza invitiamo nuovamente l’amministrazione comunale a dare evidenza dello stato di avanzamento delle più di 600 pratiche relative alla vecchia filiera (progetti completi presentati già prima del 2012 e non solo semplice schede parametriche), che non sono state ancora prese in considerazione per le quali adesso, dopo 8 anni dal sisma, l’amministrazione dovrà dare priorità».

«Ricordiamo che nella conferenza stampa del 07/10/2016 – aggiungono gli attivisti – avevamo segnalato la necessità da parte dell’USRA di rendere pubblico online, l’elenco delle pratiche presentate con relativo ordine cronologico di arrivo, lo stato di assegnazione delle stesse con individuazione del rispettivo responsabile del procedimento nonché lo stato di avanzamento delle pratiche oltre ai criteri di scelta utilizzati per le assegnazioni e i tempi per l’espletamento delle istruttorie e per le erogazioni».

«La pubblicazione di quanto sopra riportato oltre ad evitare ai cittadini inutili file presso gli uffici, consentirebbe all’USRA di sottrarre parte delle risorse umane da dedicare al front office e garantirebbe soprattutto quei principi di trasparenza amministrativa, legalità, informazione ai cittadini che è il fondamento di una moderna pubblica amministrazione».


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