Comunità montane morenti. Il disagio dei sindaci nel chietino

A Chieti l'incontro con il Prefetto

14 Luglio 2010   11:30  

Antonio Tamburrino, è il sindaco di Montenerodomo, 909 abitanti nella provincia di Chieti. Si commuove, davanti al prefetto di Chieti Vincenzo Greco,come uomo che vede morire la sua terra, e come sindaco che non può assicurare servizi ai suoi cittadini.
Sta elencando al prefetto tutti i disagi, l'assenza in bilancio regionale persino di fondi utili ad acquistare nuovi bus per portare i bimbi a scuola, e la voce si strozza in gola.
Riesce a dire solo: "Forse dobbiamo andare via dalla nostra montagna".
Tamburrino è uno dei sindaci dell'area montana chietina che ieri si è recata in delegazione dal prefetto per mostrare le proprie necessità.

Lo scenario montano di Chieti è desolante e i sindaci si sono mobilitati ieri sulla scia di un movimento nazionale dell'Uncem, Unione nazionale dei Comuni, Comunità ed enti montani, che ha visto delegazioni di sindaci e amministratori di centri montani nelle sedi delle diverse prefetture italiane per consegnare, come a Chieti un documento che riassume le difficoltà vissute.
Spopolamento, servizi essenziali concessi con maggiore fatica, bilanci in rosso, chiusura delle scuole. Le scuole stanno scomparendo e i Comuni non hanno i soldi per garantire il trasporto in con piccoli bus.

Le ultime disposizioni vogliono le comunità montane abruzzesi passare da un numero di 19 a 11, quelle del chietino da 6 a 3, e i comuni montani della provincia da 45 a 20. Con loro scompariranno, secondo i sindaci, molti servizi comunali.
Le farmacie chiudono e i trasporti pubblici si riducono al minimo.

"E' un momento molto triste", dice Antonio Innaurato, vice presidente regionale dell'Uncem, "vecchie povertà si uniscono alle nuove e compare nei nostri territori la microcriminalità, che prima non c'era. Il Governo parla di riordino degli enti locali e fa una manovra economica che taglia le risorse. I nostri bilanci sono in serio affanno, non vedo come potremo continuare a garantire i servizi".
L'Uncem poi propone al presidente della Regione Chiodi, di individuare come commissari delle comunità montane, nelle more del piano di riordino, gli attuali presidenti di queste realtà, senza compensi o spese.

All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Roccascalegna, Nicola Travaglini, di Torricella Peligna, Tiziano Teti, il vicesindaco di Altino, Tino Bellissario, il primo cittadino di Casoli, Sergio De Luca, di Palena, Domenico Parente, di Roccamontepiano, Adamo Carulli e di Taranta Peligna, Marcello Di Martino, il presidente della comunità montana del Medio Sangro-zona R - Quadri, Maurizio Bucci.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore