Concerto e Primo Maggio, oltre 700mila in Piazza, ma la Rai Censura coppie Gay e gli "Stato Sociale"

02 Maggio 2015   06:24  

ROMA - Inizia con un minuto di silenzio, per espresso volere della conduttrice Camila Raznovich, il tradizionale concerto del 1 maggio a Roma.

I motivi principali sono due: «per le due emergenze del momento: le popolazioni del Nepal colpite dal terremoto e i morti nel mar Mediterraneo». Piazza San Giovanni a Roma va lentamente riempiendosi.

IN PIAZZA SAN GIOVANNI CIRCA 700 MILA PERSONE Sono circa 700 mila le persone che affollano piazza San Giovanni a Roma per il tradizionale Concerto promosso dai sindacati. Il clou è atteso dalle 20 in poi quando sul palco sono attesi tra gli altri Emis Killa, J-Ax, Irene Grandi e i Bluvertigo.

IL CONCERTONE Kutso, Alex Britti e Almamegretta, il concertone scandisce il ritmo del pomeriggio di piazza san Giovanni. Ed ecco il primo incidente diplomatico: come si pronuncia il nome della band romana Kutso? Camila legge in modo letterale, come a Sanremo, e di rimando, loro, le ricordano che al posto della U, in realtà c'è la A.
Poi c'è il brindisi clandestino del piacentino Daniele Ronda che sul palco alza al cielo un bel boccale di birra: un cin cin col pubblico con tanti saluti all'ordinanza anti alcool del prefetto Gabrielli. Dopo le 16 arriva il tanto atteso, e primo, tributo a Pino Daniele: ci pensano gli Almamegretta con Yes, I know my way. Dietro al palco è una girandola di telecamere e interviste.

Ci sono pure gli ex conduttori del concertone. Spunta già in tarda mattinata la faccia paciosa e abbronzata di Francesco Pannofino.«43,1% la disoccupazione giovanile?» Il Renè Feretti della serie tv Boris sgrana gli occhi e quasi non ci crede: «Dobbiamo dare speranza oggi». Lui, il concertone, l'ha presentato tre anni fa e fa gli auguri a modo suo: «Anche un evento come questo deve rinnovarsi, ne ha bisogno». Di rinnovamento parlano anche Mario Venuti e Mario Incudine, il duo siciliano che omaggia la festa dei lavoratori declamando i nomi dei sindacalisti uccisi e con il brano "ItaliaTalìa" ricordano la strage di Portella della Ginestra avvenuta nel 1947. Rinnovamento perchè?

Non ci va per sottile Venuti che guarda anche alla sua categoria, quella degli artisti, «troppo spesso visti come dipendenti, orchestrali, e il mondo non è così. Viviamo in un mondo dove abbiamo accettato la globalizzazione e questa è la sfida: creare lavoro a tutti i livelli, anche per quei lavoratori oggi meno tutelati, e la riforma del lavoro può dare la possibilità alle imprese che lo vogliono di assumere».
«Il lavoro, chi ce l'ha, se lo deve tenere stretto» dice il frontman catanese dei Tinturia (sì quelli delle colonne sonore del film "Nati stanchi" dei comici Ficarra e Picone che impersonavano due siciliani indolenti che facevano di tutto per non trovarlo, un lavoro). «I nostri genitori andavano in pensione col posto fisso e noi rispettoma loro con questa situazione siamo più temprati. Però siamo anche figli di papà perché con quella pensione di cui parlavo prima, in Sicilia, ci campiamo. Sul palco suoneremo Extra che non parla degli extra comunitari ma delle persone extra ordinarie, i volontari di strada siciliani che si stanno facendo un gran lavoro con i profughi. La Sicilia sta insegnando la parola solidarietà».

Sul lavoro, scherza mister sax James Senese, che qualcuno apostrofa come James Brown. T-shirt d'ordinanza e cardigan scuro risponde ai microfoni: «A chi farei un contratto a tempo indeterminato qua in mezzo? A me, solo a me». E quando gli chiedono se non era più vicina Taranto a Napoli centrale (lo storico gruppo con cui si esibisce) , lui glissa con un sorriso a trentadue denti.

Si aggirano emozionati e adrenalinici i milanesi Santa Margaret che prima di calcare il palco del 1 maggio come musicisti vengono da una gavetta di lavori saltuari, la cantante Angelica, 25 anni, che la mattina faceva la barista "o quello che c'era" e la sera provava, e Stefano, il chitarrista, 40 anni, che si è rimesso in discussione dopo il sodalizio con le Vibrazioni «Diciamo che ho cercato di non vedere la mobilità come un problema». Il loro è uno stile volutamente vintage, il disco si intitola "Il suono analogico cova la sua vendetta", un "lavoro artigianale" lo definiscono (basti pensare che non prevede cd).

Tutti guardano l'orologio e la scaletta e si rilassano tra un a posa per i fotografi e un abbraccio con Paola Maugeri, la regina del backstage del concertone: dispensa flash e commenti in un impeccabile completo corallo e stilettos oro. Il tatuatissimo Nesli, uno dei più attesi, ha fatto le prove stamattina, per lui il concertone è un bel sound check per il tour e pure un bell'amarcord: venne qui come corista dei Sottotono, «così c'era scritto nel contratto», quando il rap era tutto il suo mondo. Andrà tutto bene, Quello che non si vede e Ancora una volta, sono le canzoni scelte per piazza san Giovanni. Sono rilassati in felpa e gazzelle anche i bolognesi de Lo Stato sociale che hanno in mente una performance all'inizio della loro esibizione che conta però una canzone cassata. Il motivo? Il titolo con la parolaccia che in diretta e in concomitanza con la l'orario da fascia protetta ha fatto storcee il naso agli organizzatori.

CAMUSSO, "RENZI SUL LAVORO SBAGLIA TUTTO" «Mi pare che il governo Renzi sbagli tutto riguardo le politiche sul lavoro, partono dal presupposto che ci siano delle risposte togliendo i diritti ma la disoccupazione che cresce è la risposta più amara per il Paese». Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nel retropalco del concertone del Primo Maggio a piazza San Giovanni. «Chi è tanto sicuro di se - ha aggiunto - farebbe meglio a leggersi qualche numero e qualche condizione concreta del Paese per rendersi conto che la politica che sta facendo non lo porta da nessuna parte». Comunque, ha commentato Susanna Camusso rispondendo ai giornalisti «del governo Renzi ci sono anche cose che ci piacciono. Ad esempio hanno cominciato a lavorare sulla legge anticorruzione, ci hanno messo molto ma hanno cominciato a farlo e penso sia importante leggere a fondo la proposta di legge sul falso in bilancio».

3 ARRESTI PER SPACCIO DI DROGA È ancora in corso, e si sta svolgendo senza particolari criticità, il concerto in piazza San Giovanni secondo la Questura di Roma. Sono state 5 le persone individuate e fermate dagli agenti della Polizia di Stato durante il pomeriggio. Per 3 di loro è scattato l'arresto per spaccio di stupefacenti, in quanto trovati in possesso di diverse dosi di droga; per altri 2 - accompagnati negli uffici del Commissariato Esquilino - sono in corso accertamenti. Predisposti come di consueto dalla Questura - in collaborazione con le altre Forze dell'Ordine e con la Polizia di Roma Capitale - i servizi di Ordine Pubblico. Accertamenti effettuati anche in funzione dell'Ordinanza Prefettizia «anti-alcol» e «anti-vetro»; proprio durante i controlli è stato individuato - nella disponibilità di un venditore abusivo - un forno a gas con «bombolone»; la sua pericolosità - in considerazione della notevole presenza di persone nelle vicinanze - ha indotto le Forze dell'Ordine al suo sequestro.

ARCIGAY, "VETO RAI SU COPPIE GAY" «Sei coppie, due formate da gay, due da lesbiche e due da eterosessuali, avrebbero dovuto salire sul palco del concerto del Primo Maggio assieme agli Stato sociale e baciarsi ma la Rai lo ha impedito»: è la denuncia del presidente di Arcigay, Flavio Romani, presente in piazza San Giovanni a Roma. «Le coppie - riferisce Romani - erano già nel retropalco e avevano già firmato le liberatorie di rito quando l'organizzazione ha comunicato loro che la Rai non intendeva mandare in onda quel contenuto essendo la trasmissione ancora in fascia protetta. Una censura insensata, che tratta l'omosessualità come una cosa oscena, impresentabile. Un atteggiamento inaccettabile, che nella tv pubblica, quella pagata anche con le tasse delle persone gay e lesbiche, rende invisibile un pezzo di Paese, proprio sul palco del Primo Maggio dove la parola 'diritti' dovrebbe avere un significato particolare». «Chiediamo ai vertici delle sigle sindacali che organizzano la manifestazione - conclude Romani - di prendere le distanze pubblicamente dall'atto discriminatorio della Rai».

LO STATO SOCIALE, SUL PALCO 'OSCURATI' PER CENSURA «Band oscurata per esigenze di censura». I ragazzi de Lo Stato Sociale sono saliti sul palco di San Giovanni a Roma, vestiti con una calzamaglia nera, stile Diabolik, che gli copre anche il viso. Probabilmente in segno di protesta, per la censura subita: sul palco avrebbero voluto portare sei coppie di gay, ma la Rai non avrebbe dato il via libera. Hanno così deciso di baciarsi tra di loro alla fine del primo brano. «Pensiamo di dover prendere esempio da alcune forze dell'ordine in occasione di scontri di piazze e torture nelle scuole - hanno spiegato i 5 giovani -. Riteniamo di dover essere oscuri e misteriosi come le ragioni per cui si devono fare assolutamente il Muos e la Tav. Riteniamo di dover essere invisibili come le migliaia di migranti che ogni giorno cercano la sopravvivenza da noi e vengono lasciati a morire in mare. Vi auguriamo Buon primo maggio e altri 364 giorni all'oscuro di ogni cosa».

MORGAN, "È LA PIAZZA A ESSERE VERAMENTE SOCIAL" «Social non vuol dire sociale. Ci facciamo prendere in giro da una parola. Questo è sociale: la piazza!». Inizia così la sua esibizione Morgan he ha scelto la piazza di San Giovanni per la reunion dei Bluvertigo. Sul palco del Concertone oltre a quattro brani del passato, il gruppo ha presentato il nuovo brano inedito Andiamo a Londra. Prima di lasciare il palco ha poi incitato la folla con «Il rap è morto, viva il rap», ricevendo in cambio un abbraccio di J-Ax.

ORGANIZZATORI, SU STATO SOCIALE NESSUNA CENSURA «Nessuna censura nei confronti de Lo Stato Sociale. Semplicemente la parte relativa all'uscita sul palco delle sei coppie gay non era stata provata prima e quindi gli autori non se la sono sentita di mandarla in onda». Massimo Bonelli, uno degli organizzatori del Concertone del Primo Maggio a Roma ha spiegato così la polemica suscitata dall'esibizione del gruppo bolognese.


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