Concessioni demaniali, norme comunitarie preoccupano balneatori

Menna: Regione intervenga. Cna: legge quadro

11 Gennaio 2011   10:57  

Tempi certi per la legge-quadro, oppure una norma transitoria a tutela delle piccole imprese. Lo chiede Cristiano Tomei, segretario regionale della Fab-Cna, che invoca l'apertura "di un tavolo tecnico 'ad hoc' tra il ministro Raffaele Fitto e le associazioni di categoria dei balneatori, per discutere quelle parti del documento unitario sul rinnovo delle concessioni demaniali marittime, messo a punto dalle imprese e sottoposto all'attenzione dell'esecutivo. Perche', se da una parte, e' giusto rispettare le norme comunitarie sulla concorrenza, e' doveroso tutelare le ragioni di piccole imprese che hanno investito e affrontato grandi sacrifici, pur in assenza di leggi chiare". Secondo Tomei, "se il governo e' in grado di mettere a punto una nuova norma che soddisfi le ragioni della concorrenza e tuteli le piccole imprese turistiche, bene. Altrimenti, piuttosto che avere un vuoto normativo che lasci allo sbando i piccoli operatori, e' necessaria un'ulteriore dilazione dei tempi di attuazione della nuova normativa a dopo il 2015, data gia' concordata tra le parti. Un punto su cui tutte le associazioni d'impresa concordano, dettato a tutela degli investimenti fin qui realizzati, che rischierebbero altrimenti di essere vanificati. Per noi questo resta il punto discriminante, perche' se e' vero che ci muoviamo dentro un quadro comunitario che deve tutelare le norme sulla concorrenza, e' sacrosanto riconoscere e difendere le ragioni di chi ha investito e affrontato sacrifici enormi".

"La grave situazione d'incertezza che pesa sul futuro degli stabilimenti balneari abruzzesi non e' tollerabile e richiede un intervento risolutivo e decisivo della politica regionale". Antonio Menna, capogruppo Udc in Consiglio regionale, interviene sul problema che ha investito gli oltre ottocento balneatori della nostra regione, che potrebbero perdere titoli e diritti per esercitare la loro attivita'. "La questione non puo' essere affrontata con la solita lemma e i soliti tavoli di concertazione dai quali nulla di concreto sortisce", aggiunge Menna. "Bisogna mettere mano alle reali esigenze di un comparto che ha bisogno di certezze e di sostegno per promuovere il turismo che per la nostra regione e' una voce importante del Pil. Da anni le problematiche si trascinano ed e' giunto il tempo per invertire la rotta e legiferare in maniera adeguata ed efficace. Per dare un riscontro concreto e sollecito alle aspettative dei balneatori, e' necessario che l'assessore regionale Di Dalmazio promuova l'attuazione di una "Legge quadro" per disciplinare razionalmente e adeguatamente il settore, facendo seguire l'immediata adozione del 'Piano delle concessioni demaniali marittime'". "Inoltre - prosegue Menna - deve intervenire attivamente e con estrema solerzia presso il Governo centrale affinche' si attivi nei confronti della Comunita' Europea per ottenere i giusti provvedimenti che mettano fine ad una tale situazione d'incertezza". "Non e' piu' possibile indugiare sul da farsi pensando che la soluzione del problema possa derivare dalla concertazione o dalla convocazione di organismi pubblici, che pure sono passi da compiere nel piu' breve tempo possibile. E' in gioco una grossa voce dell'economia regionale quale quella del turismo marino il quale, oltre ad essere bisognoso di rilancio e di promozione, costituisce un parametro fondamentale per il futuro della nostra comunita' regionale. Per intanto, l'Udc e' pienamente solidale con tutti gli oltre ottocento balneatori abruzzesi - le cui aspirazioni riteniamo assolutamente legittime - e si fa carico sin da ora di adottare tutte le iniziative possibili per la soluzione del problema".


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