Concessioni demaniali: stabilimenti chiusi contro direttiva Bolkestein

03 Agosto 2012   11:26  

Ombrelloni chiusi fino alle 11.00 di oggi per protestare contro la direttiva europea Bolkestein. I sindacati del settore hanno indetto la serrata temporanea negli oltre 30.000 stabilimenti balneari di tutta Italia (tranne Rimini), garantendo comunque i servizi di salvataggio. Sib-Confcommercio, Fiba- Confesercenti, Assobalneari Italia-Confindustria e Cna-Balneatori hanno deciso di negare l'ombra durante una manciata di ore per dire 'no' alle aste delle concessioni demaniali previste dall'Unione europea, previste a partire dal primo gennaio 2016.

La protesta intende anche manifestare contro il silenzio del Governo per i problemi della categoria. "Vogliamo dare un segnale forte all'Esecutivo - spiega Riccardo Borgo, presidente del Sib - affinché metta in atto quei provvedimenti che salvaguardino le nostre imprese, gli oltre 600.000 lavoratori del settore e soprattutto l'offerta balneare che costituisce da sempre il fiore all'occhiello del turismo italiano".

Lo scorso febbraio si era riunito il tavolo tecnico che avrebbe dovuto studiare una soluzione al problema, ma a oggi - fanno notare gli addetti ai lavori - tutto è fermo. Uno stallo che non piace alla categoria. "Non siamo i soli ad affrontare questa 'battaglia': con noi - assicura Borgo - si sono schierati incondizionatamente Regioni, Comuni, Province e molti parlamentari sia italiani sia europei". L'Italia dei valori ha presentato alla Camera una proposta di legge per escludere dall'applicazione della direttiva Bolkenstein la gestione degli stabilimenti balneari e, in generale, tutte le attività connesse a questo settore. Intanto, per evitare che a pagare le spese della protesta siano i bagnanti, su molte spiagge sono state previste iniziative "di conforto".

La protesta si tiene anche in Abruzzo, in tutti i comuni costieri. A Pineto bandiere a mezz'asta e cerimonia davanti a Palazzo di città, con il sindaco Monticelli, il presidente della provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, il senatore Giovanni Legnini e l'onorevole Tommaso Ginoble. A Montesilvano conferenza stampa presso lo stabilimento "La Conchiglia Azzurra", alla presenza dell'assessore regionale Maurto Di Dalmazio.

CNA, IN ABRUZZO ADESIONI VICINE AL 100% 

Adesioni che hanno sfiorato il 100% degli stabilimenti. Bandiere comunali a mezz'asta nei 19 centri costieri della regione. Manifestazioni di solidarieta' e affetto da parte della clientela. Si chiude in Abruzzo con un bilancio fortemente positivo la giornata di mobilitazione voluta dalle principali sigle associative del turismo italiano ( Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Cna-Balneatori, Assobalneari Italia-Confindustria) per protestare contro la direttiva "Servizi" dell'Unione europea, che rischia di sottrarre agli attuali gestori degli stabilimenti balneari, a partire da gennaio del 2016, le rispettive concessioni. Una protesta che ha messo nel mirino anche il governo Monti, accusato dalle associazioni d'impresa di tenere, in materia, un atteggiamento di inerzia. "Lo sciopero degli ombrelloni, che fino alle 11 ha visto i gestori degli stabilimenti incrociare le braccia - spiega il coordinatore nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei - e' andato oltre ogni piu' rosea previsione degli organizzatori. Un nostro primo e ancora sommario conto delle adesioni, ci porta a dire che siamo vicini alla soglia del 100%: un obiettivo che forse, alla vigilia, potevamo solo immaginare o sperare".

Limitati i disagi al pubblico provocati dallo sciopero dell'ombrellone, che non ha interessato tutti i servizi di sicurezza in mare e in spiaggia: "Al contrario - afferma Tomei - i nostri associati ci hanno segnalato tante manifestazioni e attestati di solidarieta' da parte dei clienti, con i quali e' stato possibile per la prima volta spiegare le ragioni della protesta". Dalla solidarieta' dei vacanzieri a quella degli amministratori locali, il passo e' breve: "In tutti i centri della costa - dice ancora Tomei - sono state tenute a mezz'asta le bandiere dei Comuni, ed e' stata issata sui pennoni una bandiera rossa di salvamento, consegnata ai sindaci da alcuni degli esponenti piu' conosciuti della nostra categoria, a significare la difficolta' in cui si dibattono tante piccole imprese". Il racconto della protesta, infine, cede il passo alla ripresa del negoziato: "Il governo deve riaprire subito un tavolo negoziale - avverte Tomei - per arrivare al piu' presto alla definizione di testo di legge che ponga su basi serie, rispettose dell'attivita' dei balneatori italiani, la trattativa con l'Unione europea". 


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