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Dopo le nutrite e purtroppo fondate polemiche sul Concorsone sia il Ministro che il Formez hanno a più riprese giurato e spergiurato che da questa selezione sarebbero usciti i candidati migliori, per preparazione e competenza. Hanno giurato e spergiurato che le procedure di selezione sono state studiate per premiare il merito e non lasciare alcuno spazio a sveltine e/o trucchi di qualsiasi genere.
Ma è bastato che il concorsone prendesse il via che già dal secondo giorno (martedì) giravano voci che parecchie persone arrivavano alla preselezione con nella borsa il magico libro dei quiz con le risposte esatte preventivamente segnate e che una volta al banco assolutamente nulla e nessuno impediva o si accorgeva che il libro presente sul banco del candidato venisse sostituito con quello portatosi da casa.
Facile, a questo punto, rispondere esattamente a tutte e 70 le domande. La notizia apparsa oggi sui giornali on line conferma inesorabilmente che la voce era fondata e che era nota a tutti i concorrenti tranne che agli addetti ai lavori del Formez e, naturalmente, al nostro ministro tecnico.
Il timore, a questo punto, è che la preselezione venga superata non più solo da coloro che veramente se lo meritano ma bensì da coloro che sono capaci di mettere in pratica tecniche spregiudicate potendo contare sull’incapacità dell’Ente ad intercettare tali comportamenti.
Non è che alla fine, a lavorare sulla ricostruzione, ci ritroveremo furbastri della peggior risma invece di ragazzi capaci e meritevoli come il ministro vuole farci credere?
il consigliere/presidente di consorzio
Walter Salvatore
