Concorsone: i dirigenti del Comune scrivono a Barca

06 Settembre 2012   16:14  

I dirigenti del comune dell'Aquila chiedono tutlele per il personale precario con una lettera aperta al ministro Fabrizio Barca.

''I sottoscritti Dirigenti del Comune di L’Aquila, a seguito dell’annunciato “concorso nazionale” volto all’assunzione di personale a tempo indeterminato da destinare alla gestione della fase della ricostruzione, attenti alla problematica lavorativa e sociale che inevitabilmente si andrà a delineare, ritengono opportuno evidenziare quanto segue.

Come è noto, a seguito dell’evento sismico del 6.04.2009, il Comune di L’Aquila si avvale del lavoro svolto, a vario titolo e qualifica, dal personale precario.

Molti settori hanno potuto beneficiare, in questi anni, della collaborazione del suddetto personale che in parte è stato destinato alla creazione dei nuovi uffici legati all’emergenza, contribuendo alla definizione delle procedure e degli atti consequenziali, ed in parte all’assolvimento di alcuni servizi essenziali ordinari (Ta.R.S.U., abbandono rifiuti per svuotamento case, localizzazioni case e rilocalizzazioni in aree bianche e di uso civico, verifica impianti termici, politiche sociali e assistenziali, ecc …), apparentemente non legati all’emergenza, ma che hanno subìto incrementi dei carichi di lavoro e sostanziali variazioni per la straordinarietà causata dal sisma.

Ciò ha consentito, in entrambi i casi, di fornire servizi efficaci ed efficienti alla cittadinanza, duramente provata dall’evento sismico.

L’Amministrazione ha investito nella formazione professionale del suddetto personale che ha acquisito, nel corso di questi tre anni, una notevole esperienza e, dunque, un prezioso know-how, tanto da essere utilizzato anche nel terremoto dell’Emilia, con grande orgoglio per la stessa Amministrazione comunale aquilana.

A ciò, si deve aggiungere anche la componente relazionale, in quanto il personale precario è perfettamente inserito nelle strutture comunali, svolgendo anche attività di supporto al personale a tempo indeterminato; ciò consente di aumentare le perfomance dei singoli settori e di assicurare, nonostante le tante difficoltà, i servizi forniti al cittadino.

Inoltre, il personale in questione è diventato referente degli utenti dei servizi comunali maturando, nel tempo, una conoscenza dedicata delle problematiche legate al settore di riferimento.

Tale patrimonio di conoscenza, che non può paragonarsi a nessun altra esperienza amministrativa di pari durata per la straordinarietà delle problematiche affrontate, per la conoscenza capillare del territorio acquisita, per il rapporto di fiducia costruito con la cittadinanza, per l'approfondimento dei contenuti della normativa di riferimento, è essenziale alla fase di ricostruzione e di ripianificazione, fisica e sociale, del nostro territorio, che il Comune dovrà affrontare al termine della gestione commissariale.

Ciò posto, desta grande preoccupazione l’eventualità di una sostituzione probabilmente integrale o quasi di tali lavoratori, che comporterebbe un inevitabile rallentamento e/o “paralisi” delle attività dell’ente con conseguenti gravi disservizi ai cittadini, fino alla maturazione della medesima esperienza e conoscenza da parte dei nuovi assunti.

La macchina tecnico-amministrativa post-terremoto è stata costruita con impegno e dedizione da parte degli amministratori, dei dirigenti e di tutto il personale comunale ed è un dovere difendere il frutto di un così lungo e duro lavoro che verrebbe ingiustamente vanificato.

Con la presente, pertanto, gli scriventi dirigenti vengono a richiedere al Sig. Ministro per la Coesione Territoriale e al Sig. Sindaco del Comune di L’Aquila di attuare tutte le misure possibili e necessarie a tutelare le professionalità precarie dell’Ente al fine di conservare intatto un patrimonio di competenze difficilmente replicabile e del quale ognuno di noi non può che andare fiero.

Certi di un riscontro positivo, si inviano cordiali saluti.''


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