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Dopo il nostro articolo sul documento pubblicato "in esclusiva" da un sito aquilano che riguardava una riga della "griglia di controllo" delle domande del concorsone (che quindi aveva anche la risposta ndr.), dopo che il Formez PA avviata l'indagine interna ha stabilito che nulla è fuoriuscito dall'istituto, ieri sera il colpo di scena, Roberto Petullà dirigente del dipartimento nazionale della Protezione civile, ed ex coordinatore della Struttura per la gestione dell'emergenza (Sge) si dimette perchè reo confesso di aver inviato il documento definito "domanda tipo" alla giornalista aquilana.
Le tante voci che si erano sollevate dalla politica e dalla società civile dell'aquila erano divenute troppo forti da essere ignorate, inoltre le due denunce alla Procura della Repubblica dell'Aquila (una del sindaco, l'altra della UIL ndr.) non potevano essere liquidate dal rapido ed incolore comunicato ufficiale del Presidente del Formez PA Carlo Flamment che annunciava in sole 48 ore (con il 1° novembre di mezzo ndr.) di aver aperto e chiuso un'indagine interna dalla quale non erano state rilevate colpe da parte del suo istituto.
Così dopo che nel pomeriggio questo stesso giornale ha trovato dei documenti, assolutamente pubblici, che ricollegano la giornalista che ha fatto lo scoop, alla SGE ed al Formez PA, ecco che dal Ministero della Coesione Territoriale arriva il comunicato con "il colpevole" e non uno qualsiasi, ma Roberto Petullà che riceve dall'Sge un emolumento di 16.000 euro per il 2010 come consigliere giuridico (non ci sono i pagamenti più recenti sul sito del Commissario ndr.)
Nel comunicato si legge che Petullà "ha manifestato la propria intenzione di lasciare l’attuale incarico di rientrare da subito negli uffici di appartenenza del Dipartimento della Protezione civile".
Dimissioni in piena regola perchè "alle ore 8,58 del 26 ottobre - utilizzando la propria e-mail di servizio – con sorprendente leggerezza, ha trasmesso il “quiz tipo” alla giornalista che poi ha pubblicato la notizia".
Atto che lascia rammaricati il Ministro Barca e l'Ing. Mancurti ma che accettano e sottoscrivono.
Lo stesso sindaco Massimo Cialente che ha appreso la notizia da noi si dice soddisfatto che si sia trovato "il colpevole" e afferma di essere più sereno per la buona riuscita del concorso.
Insomma tutto tornerebbe alla normalità, non fosse altro che manca la cosa fondamentale.
Perchè Petullà avrebbe commesso una simile "sorprendente leggerezza"?
Come è possibile che una ex collaboratrice del Formez PA presso la Sge (Struttura Gestione Emergenza), che è anche giornalista, pubblichi un documento riservato inguaiando di fatto un suo ex coordinatore e mettendo a rischio uno dei più importanti atti per la ricostruzione aquilana affidata alla sua stessa ex azienda?
Così resta il tarlo in testa di darsi una spiegazione razionale, semplice e soddisfacente di un atto apparentemente senza senso.
Comunque la nostra redazione resta aperta a qualsiasi contributo o critica sull'argomento.