Condannato a cinque mesi per aggressione e minacce a un medico del 118

05 Ottobre 2024   11:35  

Un 60enne colpisce un medico con una testata e minaccia di morte durante un intervento di soccorso a Francavilla.

Un uomo di 60 anni è stato condannato a cinque mesi di reclusione per aver aggredito e minacciato un medico del 118 durante un intervento di soccorso avvenuto nel novembre del 2020, in piena emergenza Covid-19. Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Nicoletta Mariotti, ha emesso la sentenza per lesioni personali e minacce, una pena più lieve rispetto alla richiesta del pm Alissa Miscione, che aveva proposto un anno e sei mesi.

L'aggressore dovrà inoltre risarcire i danni al medico in una sede civile separata, poiché quest'ultimo si è costituito parte civile nel processo. I fatti si sono verificati a Francavilla al Mare, dove il personale del 118 era stato chiamato per assistere una donna anziana in stato di agitazione, dopo che era rimasta bloccata in un ascensore.

Durante l’intervento, il medico ha chiesto ai presenti, che non indossavano mascherine, di lasciare la stanza per poter esaminare la paziente in sicurezza. Tuttavia, il figlio dell’anziana ha reagito violentemente, avvicinandosi al dottore e colpendolo con una testata, causando un trauma cranico lieve, con una prognosi di cinque giorni. Non contento, l'uomo ha poi minacciato il medico, spingendolo contro il muro e dicendogli: "Io ti taglio la gola e ti ammazzo".

L'episodio, che risale a un periodo particolarmente delicato segnato dalle rigide restrizioni dovute alla pandemia, ha riportato alla luce il dramma delle aggressioni ai medici e al personale sanitario, spesso in prima linea e esposti a situazioni di pericolo.

Oggi, con la sentenza di condanna, si è fatta giustizia per il medico aggredito, che come tanti suoi colleghi, aveva affrontato rischi legati sia alla diffusione del virus che all'ostilità di alcuni cittadini. Il fenomeno delle violenze ai danni degli operatori sanitari, soprattutto in situazioni di emergenza, è purtroppo in aumento e richiama l’attenzione sulla necessità di maggiori tutele e protezioni per chi lavora in ambito sanitario.

Il caso di Francavilla non è isolato: le cronache riportano numerosi episodi simili in tutta Italia, aggravati dalle difficoltà legate alla gestione della pandemia e alla crescente pressione sulle strutture ospedaliere. Il dibattito sulla sicurezza dei medici e sulle conseguenze penali delle aggressioni resta di grande attualità, sollecitando interventi normativi più incisivi.

Nel frattempo, il 60enne dovrà scontare la pena inflitta, ma resta ancora aperta la questione del risarcimento, che verrà definita in un procedimento separato.


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