Condono edilizio, riaperti i termini delle sanatorie del 1985 e del 1994

Entro 4 mesi i documenti, altrimenti demolizione

23 Giugno 2014   09:52  

Sono numerosissime le pratiche relative a condoni edilizi che da tempo giacciono negli uffici del Comune di Pescara in attesa dell'arrivo dei dati mancanti (soprattutto relativi all'accatastamento) per essere definitivamente risolti.

Circa 11.200, a quanto risulta, le pratiche tuttora inevase, cui la legge regionale 32 dello scorso 21 maggio consentirà però di porre rimedio, permettendo ai pescaresi interessati di integrare la documentazione mancante per le sanatorie del 1985 e del 1994.

La legge ha acquisito valore a partire dalla sua pubblicazione sul Bura lo scorso 2 giugno, e da tale data per i successivi 120 giorni (quattro mesi, dunque, sino al prossimi 2 ottobre) è possibile presentare i documenti necessari alla risoluzione definitiva delle pratiche di condono. Scaduto tale termine, scatterà l'ordine di demolizione per le opere non sanate.

Una volta pervenuti i documenti, il Comune di Pescara provvederà enntro il successivo 31 dicembre a definire le richieste, naturalmente dopo aver accertato la veridicità delle dichiarazioni presentate dagli interessati.

Le dichiarazioni dovranno attestare la disponibilità dell'immobile, la sussistenza delle condizioni per l'applicazione delle riduzioni delle somme dovute a titolo di oblazione, la descrizione dello stato delle opere abusive con l'indicazione della superficie e della loro volumetria, la residenza del dichiarante e l'avvenuta variazione catastale.


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