Confartigianato, pressione fiscale insopportabile al 44,6% del PIL

11 Giugno 2013   11:13  

 Per uscire dalla crisi "bisogna agire senza esitazioni sui fronti del fisco, del credito e del lavoro".
Lo ha detto il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, all'assemblea dell'associazione.
"Le nostre aziende - ha aggiunto - non ce la fanno piu' a sopportare una pressione fiscale che nel 2013 tocchera' il 44,6% del Pil, vale a dire 2,4 punti in piu' sopra la media dell'Eurozona. In pratica, paghiamo 38 miliardi di maggiori imposte rispetto ai partner europei, 639 euro in piu' per abitante.
Tra il 2005 e il 2013 l'incremento delle entrate fiscali e' stato di 132 miliardi: pari ai 132 miliardi di incremento del Pil. Cosi' non si esce dal tunnel della crisi".
Parlando del problema del credito Merletti ha sostenuto che "e' maturo il tempo per la nascita di un soggetto finanziario dedicato alle micro e piccole imprese, che ripristini regolari condizioni di accesso al credito e ci permetta di superare le difficolta' di finanziamento bancario che tutti verifichiamo nella nostra attivita' imprenditoriale. 
   Un soggetto "non convenzionale", come ce ne sono in molti Paesi europei", ha affermato. Per Merletti va nel contempo "sostenuta la straordinaria vitalita' dei Confidi, uno strumento inventato da noi, che e' stato indispensabile per la tenuta del tessuto imprenditoriale del Paese durante la crisi".


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