La Conferenza delle Presidenti degli organismi regionali di pari opportunità,
costituita a Roma in data 22 gennaio 2008, si pone gli obiettivi di valorizzare il ruolo istituzionale degli organismi di pari opportunità, favorendo il coordinamento e lo scambio di esperienze e buone prassi tra le singole realtà regionali, al fine di promuovere politiche di genere paritarie, nonché di promuovere il raccordo e l’interlocuzione con le istituzioni nazionali, nelle loro diverse articolazioni.
La coordinatrice Roberta Mori, spiega le premesse e le richieste a chi govbernerà il Paese dopo le prossime elezioni.
"L’urgenza di promuovere politiche dirette a dare piena attuazione alla Carta
costituzionale, a garantire la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e di uomini, a contrastare tutte le forme di discriminazione di genere che alimentano intolleranza ed emarginazione, a sconfiggere la piaga inaccettabile dei femminicidi e di ogni violenza degli uomini contro le donne “in quanto donne”, interroga trasversalmente tutte le forze politiche che si candidano a governare l’Italia.
In particolare, per lo sviluppo del Paese, si ritiene prioritario affrontare fin dai primi provvedimenti della nuova legislatura i seguenti temi:
- attuare e rafforzare le più recenti normative nazionali in materia di
empowerment, volte ad una partecipazione qualificata delle donne nelle istituzioni, nelle società, ai vertici dei luoghi decisionali, con l’impegno di realizzare una compiuta democrazia paritaria;
- assumere il lavoro femminile quale fattore strategico per il superamento della crisi e indispensabile alla crescita, colmando il gap occupazionale e salariale;
- promuovere l’educazione di genere e il rispetto delle differenze nelle scuole, favorire una rappresentazione femminile sui mass media corretta, non stereotipata, rispondente al ruolo politico, culturale e sociale delle donne;
- rinnovare il Piano nazionale contro la violenza alle donne, garantendo
stanziamenti economici adeguati e costanti ai Centri antiviolenza/Case rifugio attivi sul territorio nazionale;
- introdurre l’obbligo di valutazione dell’impatto di genere rispetto a tutti i
provvedimenti legislativi e governativi, in linea con le raccomandazioni europee.
La Conferenza delle Presidenti degli organismi regionali di pari opportunità
ritiene che per rendere più efficace l’intero sistema delle suddette azioni positive, sia necessario semplificare e conferire organicità al quadro delle competenze e dei
soggetti istituzionalmente preposti. A tal fine ci rendiamo disponibili fin da ora ad un confronto attivo che renda protagoniste le buone prassi maturate sui territori."