Confermata la Festa di Sant’Andrea a Pescara

08 Marzo 2012   22:21  

“La Festa di Sant’Andrea a Pescara si farà: sarebbe un delitto privare i pescaresi di quella che è più di una tradizione, ma un momento di comunione, di condivisione, di aggregazione, che lo scorso anno ha richiamato oltre 60mila persone ogni sera. Certamente sarà compito anche delle Istituzioni contribuire a restituire al momento religioso il suo ruolo da protagonista, ma non consentiremo la scomparsa della ricorrenza, anche nei suoi aspetti un po’ più ‘profani’, che però per la città rappresentano un indotto economico di proporzioni importanti. Oggi abbiamo costituito un Comitato ristretto che, oltre al parroco e ai componenti del Comitato Festa, vedrà anche la presenza istituzionale con l’assessore al Commercio Gianni Santilli e il Presidente della Commissione Commercio Antonio Sabatini e che entro qualche giorno dovranno trovare la giusta mediazione tra le esigenze della parrocchia e quelle del territorio. E per il prossimo 27 marzo abbiamo già convocato un nuovo incontro risolutivo utile a chiudere il ‘caso’”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine del vertice odierno convocato in via d’urgenza per affrontare il rischio di veder cancellata la festa di Sant’Andrea, una possibilità avanzata in una lettera inviata al sindaco dal Parroco Padre Costante Baron unitamente al Consiglio Parrocchiale. Presenti stamane lo stesso parroco Baron, accompagnato da Padre Aldo, e i componenti del Comitato Feste tra cui Riccardo Padovano e Massimo Camplone.

“La scorsa settimana – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – ho ricevuto una lettera assolutamente inaspettata dal parroco della chiesa di Sant’Andrea, un autentico fulmine a ciel sereno, in cui all’improvviso mi è stata manifestata la volontà di annullare la parte più festaiola della celebrazione legata alla ricorrenza di Sant’Andrea, nel prossimo luglio. Nella lettera il parroco, pur sottolineando l’importanza della festa, una delle grandi manifestazioni civili-religiose più attese dalla cittadinanza di Pescara e della regione, ha sostenuto che l’evento aveva ‘perso il suo carattere religioso divenendo sempre più festa godereccia e dispendiosa, di difficile gestione, facendo crescere sproporzionatamente i costi’. Il parroco ha dunque sentito la necessità di effettuare un atto forte quale richiamo alla sobrietà vista ‘la congiuntura economica che tutto il paese sta vivendo, in cui vengono chiesti e imposti alle famiglie grandi sacrifici, con una disoccupazione giovanile dilagante, che richiede a tutti scelte coraggiose di nuovi stili di vita’, rifacendosi anche a un richiamo che in tal senso giunse dall’arcivescovo Monsignor Antonio Iannucci, oltre quindici anni fa. Un richiamo condivisibile, ma che mi ha spinto a rendere pubblica quella lettera per poi convocare l’incontro con tutte le parti coinvolte al fine di trovare una soluzione alla vicenda. Sicuramente rientra tra le prerogative del parroco decidere, eventualmente, di sospendere la parte più ‘profana’ della ricorrenza, ma personalmente, da sindaco della città, non posso non esprimere il mio disappunto per tale eventuale decisione, un provvedimento che investe tutta la città. Quella di Sant’Andrea è una grande festa popolare, che ha il suo cuore pulsante nel momento religioso, con la Santa Messa della domenica, la processione in mare aperto della statua del Santo, per la quale si mobilita ogni anno la stessa marineria, e alla quale si associano, ovviamente, anche gli eventi serali che lo scorso anno hanno visto la partecipazione di 60mila persone ogni sera, persone giunte da ogni parte d’Abruzzo. Ho difficoltà a credere che la festa di Sant’Andrea possa scomparire, anche perché, pur non avendo responsabilità dirette, già il mancato dragaggio rappresenta una ferita che sanguina ogni giorno, e non ritengo si possa ora infierire sulla marineria togliendole anche la sua tradizione. Il Comune è pronto a fare la propria parte, come sempre, per contribuire all’evento, pur nel rispetto dell’esigenza di sobrietà dettata dal momento, ma ritengo sia necessario aprire una riflessione più approfondita con l’obiettivo di salvare la festa in tutte le sue forme e manifestazioni”. Il Comitato Festa ha manifestato la possibilità di unificare la festa di Sant’Andrea alla Regata dei Gonfaloni per risparmiare anche sui costi, “e dinanzi allo spirito propositivo dell’incontro odierno – ha ripreso il sindaco Albore Mascia – abbiamo istituito un Comitato ristretto che vedrà la presenza, oltre che del Consiglio parrocchiale e del Comitato Feste, anche delle Istituzioni con l’assessore Santilli e il Presidente della Commissione Commercio Sabatini, al fine di portare avanti un’utile interlocuzione. Nel frattempo io stesso scriverò una lettera indirizzata all’arcivescovo Monsignor Valentinetti e al Consiglio parrocchiale di Sant’Andrea in cui chiederò formalmente di rivedere la decisione originaria e chiedere che la festa si celebri, non solo la festa religiosa, ma anche quella popolare che fa parte della storia della marineria. Sono convinto e credo fermamente che la festa si farà, sarebbe un delitto cancellarla, specie dopo che lo scorso anno si è celebrato lo storico gemellaggio tra Borgo Marina nord e Borgo Marina sud, con la banda che ha aperto la festa sfilando a sorpresa, tra gli applausi, lungo le vie della Marina sud, per poi tornare a nord, un invito alle due sponde della città a unirsi per celebrare insieme quello che è il protettore di tutti i pescatori. Ho già riconvocato per il 27 marzo un nuovo incontro, quando sono certo che avremo trovato la giusta mediazione e sarà già partita anche l’organizzazione della festa”.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore