Confesercenti: "A Chieti i consumi restano al palo. In picchiata abbigliamento e calzature"

04 Maggio 2011   11:59  

Anche nel mese di aprile, i consumi a Chieti sono rimasti fermi al palo. Lo dice uno studio commissionato da Confesercenti sui consumi registrati in citta' e nell'immediata periferia. Affari in picchiata nei settori dell'abbigliamento e delle calzature, si mangia sempre meno fuori casa mentre sono stabili le spese per il tempo libero e la cultura. In costante crescita, di contro, le attivita' che ruotano attorno al benessere della persona.

"La microeconomia cittadina - afferma Lido Legnini, direttore Confesercenti Chieti - si sta fermando ed e' giunto il momento che le istituzioni preposte si diano una mossa per evitare che altri esercenti siano costretti a chiudere bottega".

I numeri forniti da Confesercenti sono, in tal senso, emblematici. Ad aprile le vendite nei settori dell'abbigliamento e delle calzature sono scese dell'1,8% rispetto allo stesso mese del 2010 e addirittura dell'1% rispetto a marzo malgrado il periodo pasquale.

Poco entusiasmanti anche i consumi dei pasti fuori casa che fanno segnare un +0,2% rispetto a marzo grazie alla Pasqua ma sono in calo dello 0,7% nel confronto con aprile dell'anno passato. Stabile rispetto a marzo il settore del tempo libero e della cultura che tocca un +0,4% rispetto allo scorso anno. Prosegue la crescita, invece, delle spese per il benessere della persona. Ad aprile i consumi di palestre, prodotti cosmetici e cura della persona sono aumentati del 2,8% rispetto a marzo e del 2,4% rispetto al 2010.

Restano con l'acqua alla gola, infine, le piccole e le piccolissime imprese che, come aggravante, hanno molte difficolta' per l'accesso al credito. In tal senso Confesercenti propone di dar vita ad una task force tra gli enti locali, e gli Istituti di Credito per rimettere in moto la microeconomia cittadina.


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