Confronto Sky, vince Renzi, ma l'Aquila grande assente dai temi nazionali

La ricostruzione non più centrale per il PIL italiano

13 Novembre 2012   07:45  

Ieri sera il confronto su Sky dei 5 candidati leader del centro-sinistra alle primarie.

Un confronto diretto e serrato rimasto, nel fairplay e nella correttezza reciproca, addirittura nessuno aveva utilizzato il "diritto di replica" prima che il conduttore (visibilmente emozionato ndr.) lo avesse ricordato.

Per i sondaggi ha vinto Matteo Renzi, vincente e convincente in un format che sembrava creato a sua immagine.

Le domande pensate di concerto dalla redazione di SkyTG24 si sono incentrate sull'economia, le tasse, le regole, il lavoro, i diritti dei gay e i costi della politica.

Pochissimo spazio ai temi ambientali e cultura, non un cenno allo sport.

Altra grande assente è stata la ricostruzione dell'Aquila, pur avendo fatto accenno ai problemi dei territori a "rischio idrogeologico" portati alla ribalta anche ieri a causa delle piogge intense, nessuno dei candidati ha voluto parlare della ricostruzione aquilana che pure un punto di PIL potrebbe portare.

Daltronde anche per la questione tasse nessuno dei candidati ha voluto rispondere alle nostre domande dirette.

E' quindi evidente che se vincerà il centrosinistra avremo bisogno, ancora una volta, del nostro santo in paradiso, un uomo o una donna aquilano che possa rappresentare nel Governo i bisogni e le opportunità della ricostruzione aquilana.

Purtroppo ancora un avolta saremo costretti alla politica del cappello in mano con buona pace del rinnovamento e dei rottamatori.

 

PIEPOLI, VINCE RENZI IL PIU' SEDUTTIVO. HA SISTEMA COMUNICAZIONE 'BREVETTABILE'; BERSANI RASSICURANTE
(di Giuliana Palieri per ANSA)
- ''Vince Renzi, il piu' seduttivo di tutti, persino di Vendola. Ha un sistema di comunicazione ottimo, inimitabile: ha un brevetto, il suo sistema e' brevettabile''. E' il giudizio di Nicola Piepoli che commenta con l'ANSA la sfida televisiva su SkyTg24 tra i 5 candidati alle primarie del centrosinistra. Piepoli da' un giudizio piu' che lusinghiero nei confronti del sindaco di Firenze che - dice - adotta un ''sistema da leader'' e ''potrebbe tenere degli ottimi corsi da leadership''.

''Mentre Bersani - ha proseguito il sondaggista nella sua analisi - e' il buon pater familias, e' riflessivo, tende a persuadere a far vedere le cose positive. Ma ''Renzi e' piu' efficace, parla dentro, lo senti dentro, tocca le corde dell'anima''. ''Confermo - ha continuato - la mia 'diagnosi' di qualche giorno fa a Firenze: ho detto che se vinceva Obama negli Usa da noi vince Renzi''.

Secondo Piepoli, Renzi e Bersani rappresentano ''due anime del partito: l'una giocosa, innovativa, che ti trascina, l'altra pensosa, riflessiva, di chi amministra bene. E Bersani - ha sottolineato - quando si e' trovato ad amministrare lo ha fatto bene, come quando era ministro. Ma la gente vuole un pizzico di piu', la gente alla disperazione come quella attuale italiana vuole un pizzico di piu' e quel pizzico e' Renzi''.

RENZI IN VANTAGGIO NEI SONDAGGI ONLINE
Sondaggio Corriere.it (ore 23)

Primarie del Centrosinistra: chi vi ha convinto di più dopo il confronto televisivo?

Matteo Renzi 44.0%
Pier Luigi Bersani 28.1%
Nichi Vendola 15.3%
Laura Puppato 6.8%
Bruno Tabacci 5.8%

SONDAGGIO HUFFINGTON POST ITALIA
Primarie, chi sta vincendo la sfida in tv?

Renzi 26,41%
Bersani 25,35%
Vendola 20,42%
Puppato 19,01%
Tabacci 8,8%

BERSANI BATTE RENZI DI MISURA 33-31
Da "Repubblica.it"

Sostanziale pareggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi nel dibattito tra i candidati alle primarie trasmesso da SKY. Secondo il 33% dei telespettatori il più convincente è stato il segretario del Pd, seguito dal sindaco di Firenze al 31%. Lo rileva un instant poll condotto dall'istituto Quorum in collaborazione con Repubblica. it. Secondo il 12% degli intervistati, ha invece prevalso Vendola. Solo il 5% ha indicato Bruno Tabacci e il 4% ha premiato Laura Puppato. Per il 15%, dal dibattito non è emerso nessun chiaro vincitore. Il sondaggio è stato condotto online, con metodologia CAWI, su un campione statisticamente rappresentativo di 2.700 potenziali elettori delle primarie che hanno seguito il confronto di questa sera.
ECCO I RISULTATI:
BERSANI 33%
RENZI 31%
VENDOLA 12%
TABACCI 5%
PUPPATO 4%
NESSUNO 15%

 

I CANDIDATI SI SPACCANO SULLA COALIZIONE - NO COLLETTIVO ALLA RIFORMA FORNERO - POLEMICA SULL'ALLEANZA CON CASINI E SUL FINANZIAMENTO PER I PARTITI
La Stampa.it

Scontro sulla possibile coalizione e sull'apertura a Casini, un no collettivo alla riforma Fornero. Su Sky, in stile X Factor, va in onda il dibattito a cinque, un trionfo soprattutto su twitter, dove l'hastag #csxfactor balza in testa alla classifica dei trending topics mondiali. Tra il pubblico, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e personaggi del mondo dello spettacolo come Alba Parietti, la scrittrice Lella Costa e il sondaggista Renato Mannheimer.

IL NODO ALLEANZE
«Vorrei che il grande popolo dei progressisti abbia di fronte la portata delle sfide che abbiamo davanti, dovremo sostenere un impegno democratico non stiamo chiusi con testa, non siamo settari. Non so come risponderanno gli altri ma non mi metto chiuso in casa perché i problemi troppo grossi e non voglio regalare paese a Berlusconi e alla Lega» dice Bersani, che pensa ad una coalizione con l'apertura ai moderati.

«Nell'alleanza che abbiamo in testa non ci dovrebbe essere Casini...Di Casini ne abbiamo abbastanza dei nostri», è la replica di Matteo Renzi. Mentre per Puppato «Casini è ago della bilancia ma per ora non ha ancora scelto con chi stare». Più drastico Vendola: «La mia coalizione va dal mondo del lavoro agli ambientalisti, prima di immaginare una coalizione politica serve un'alleanza con le nuove generazioni. Mettere il carro davanti ai buoi significa che stiamo prendendo in giro gli italiani. Non ho nessuno pregiudizio su Casini ho un giudizio: faccio fatica a vederlo mio alleato».

FISCO E IMU
Fisco, Imu ed evasione: risponde per primo Tabacci . Il deputato di Api ha osservato che "il peso fiscale è insopportabile per quelli che le tasse sono costretti a pagarle mentre per chi non le paga è meno impegnativo". "Se le pagano tutti le tasse si possono abbassare - ha proseguito - ma immaginare un sistema fiscale che prescinde da quello immobiliare è sbagliato. Dire che l'Imu non si paga è un errore, chi ha tolto l'Ici è perché aveva il respiro corto. Quindi dico che sarei in condizione di abbassare le tasse facendole pagare tutti". Renzi ha promesso che le tasse «non le alzerà», mentre Vendola ha insistito sulla scarsa progressività del prelievo, ricordando le politiche di Hollande ("75% sui redditi oltre un milione di euro"). Bersani è invece ritornato sul tema dell'evasione.

I COSTI DELLA POLITICA

Il dimezzamento del numero dei parlamentari «non è stato fatto perché la destra ha ribaltato tavolo» delle riforme «con presidenzialismo» ma il dimezzamento «va fatto» dice Bersani. No al finanziamento pubblico dei partiti, sì al finanziamento all'americana, è la tesi di Renzi. «Dobbiamo essere seri, questi risparmi non servono a rimettenere in ordine i bilanci ma a dare un segnale di credibilità».

Vendola dice no: «Dobbiamo risolvere il pasticcio delle Province, si è fatta mezza riforma con più danni che benefici. La causa del troppo denaro in politica è il costo eccessivo delle campagne elettorale, serve come in Francia un tetto massimo per le spese in ogni candidato. Non sono d'accordo all'abrogazione del finanziamento pubblico, che va diminuito, perché ho paura di una politica finanziata solo dai ricchi».

IL LAVORO
«Non mi piace la riforma Fornero sul lavoro. Mentre va bene la riforma delle pensioni e non si può tornare indietro sull'età pensionabile. Sul lavoro, invece, non va e noi proponiamo la proposta di flexsecurity di Pietro Ichino» dice Renzi. La riforma del lavoro Fornero «va ritoccata» anche per Bersani. Vendola parla direttamente ai giovani: «Le giovani generazioni vivono in scuola degradata. A loro dico: ribellatevi contro il destino di precarietà prefabbricato per lui dalla scuola così ridotta e dalle 36 forme di contratti precari».

IL GOVERNO DEI CANDIDATI
Ma quale sarà il governo dei candidati, una volta eletti? Vendola: «Sarà formato per metà da donne». Bersani: «Sarà aperto al dialogo con altre forze». Tabacci: «Sarà un esecutivo con Monti al Quirinale». Puppato: «Prima di tutto, bisogna vedere quale sarà la legge elettorale». E Renzi: «Sarà senza Casini e con dieci ministri».


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