Congresso Giovani abruzzesi nel mondo

30 Ottobre 2007   16:31  
Anamaria Michelangelo vicepresidente del CRAM, a Mar del Plata per il congresso dei giovani abruzzesi che si terrà dal 2 al 4 novembre ci va con le idee chiare. Ha dimostrato determinazione quando ha introdotto il criterio delle capacità e della conoscenza della lingua italiana come requisiti fondamentali per la partecipazione a questi appuntamenti. E’ con questi criteri che il Venezuela ha scelto i suoi due delegati, Olga Marrone e Claudio Manganelli, rispettivamente di La Victoria e Valencia. Saranno loro che porteranno le proposte dei giovani venezuelano-abruzzesi di seconda e terza generazione a Mar del Plata in Argentina. “Bisogna anche lavorare in maniera da consentire una giusta rotazione degli incarichi e delle presenze a queste manifestazioni che possano garantire il più ampio coinvolgimento possibile dei ragazzi.” ci dice, e continuando ” più ragazzi riusciremo a coinvolgere e più possibilità avremo che qualcuno di questi resti a lavorare per le nostre associazioni. Dobbiamo acquisire la capacità di interpretare le loro necessità e le loro aspirazioni nelle diverse aree di riferimento, infatti non sono uguali le problematiche di un giovane latino-americano da quelle di un giovane europeo. Dobbiamo dare loro fiducia e responsabilità per garantirci il necessario ricambio generazionale all’interno delle associazioni, la presenza dei giovani è fondamentale per ridare significato e slancio alle nostre iniziative. Il futuro delle associazioni si giocherà tutto su una grande scommessa, riuscire a coinvolgere, rinnovare e contestualizzare aspirazioni e sogni delle nuove generazioni che sempre più sono contaminate e permeate dalla cultura del paese dove sono nati. E’ necessario trasmettere, con il giusto equilibrio, cultura e tradizioni dei loro genitori e nonni per mantenere vivo il legame che unisce le diverse generazioni.” Ed ancora: “Per questo siamo convinti, come peraltro gia´ da me affermato nel congresso dei giovani svoltosi in cile, che la sede più idonea per lo svolgimento di questi congressi sia proprio l’Abruzzo. Questa sarà una delle proposte che noi venezuelani porteremo come contributo al congresso. Crediamo infatti, che in questo modo si darebbe la possibilità ai giovani che non hanno avuto l’opportunità di visitare i luoghi di origine dei loro familiari di farlo. Si faciliterebbe, inoltre, quel contatto e scambio di esperienze tra ragazzi che vivono in Abruzzo e i figli e nipoti di quei ragazzi che tanti anni fa sono partiti in cerca di fortuna in terre lontane e che spesso raccontano ai loro cari un Abruzzo che continua ad esistere solo nei loro ricordi.” E´ un fiume in piena Anamaria ma ormai siamo arrivati alla conclusione dell’intervista. Noi da parte nostra gli auguriamo e ci auguriamo che questo entusiasmo non venga soffocato dalla retorica che spesso si consuma nello spazio necessario allo svolgimento del rito. E che il nuovo corso voluto dal Presidente del CRAM, Donato Di Matteo, possa finalmente portare quel rinnovamento che tutti si aspettano. Gianfranco Di Giacomantonio

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