“Eroi di ieri e di oggi, giovani uomini, poco più che adolescenti, che hanno combattuto per la libertà e la democrazia del nostro paese, giovani che ancora oggi prestano servizio in missioni di pace all’estero per garantire la democrazia in luoghi lontani, o anche nelle nostre città per tutelare e vigilare sulla nostra sicurezza, mettendo ogni giorno a repentaglio la propria vita. Sono tutti gli eroi simbolicamente rappresentati da coloro che oggi hanno ricevuto le medaglie d’onore e le onorificenze della Prefettura quale ringraziamento del paese per l’impegno profuso nel nostro vivere civile, uomini e donne che rappresentano l’orgoglio del nostro paese e delle nostre Istituzioni”.
Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che ha preso parte alla cerimonia odierna organizzata in Prefettura per il conferimento delle medaglie. Presenti, oltre al sindaco Albore Mascia e al Prefetto Vincenzo D’Antuono anche il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il Presidente del Consiglio provinciale Giorgio De Luca, il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, il consigliere regionale Nicoletta Verì e tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, a partire dal questore Paolo Passamonti, oltre a un pubblico nutrito che ha affollato la Sala Dei Marmi della Provincia.
“Le onorificenze al merito della Repubblica Italiana – ha detto il Prefetto D’Antuono – sono il ringraziamento rivolto ai nostri cittadini per aver profuso impegno ed energie nella vita civile cittadina con risultati d’eccellenza per aver dimostrato grande professionalità nel lavoro. E le onorificenze sono destinate a coloro che con il proprio operato hanno contribuito a migliorare la storia della nostra bella Italia, del nostro paese, onorificenze che vogliono celebrare il significato e il valore di quanti hanno sofferto per la follia della guerra, a chi si è distinto, anche senza fare cose eccezionali, ma facendo solo il proprio dovere.
L’Italia deve molto a queste persone, specie nel periodo che viviamo, anni di recessione economica. L’Italia ha bisogno di tutti noi, ha bisogno degli uomini delle Istituzioni, ma anche di chi, attraverso il proprio lavoro o nella famiglia, dia il proprio contributo alla vita del paese”. Subito dopo è iniziata la consegna dei riconoscimenti.