Consiglio comunale Pescara, scontro su bandiera EU, Lega costretta al ritiro odg

03 Aprile 2020   10:27  

 Centrodestra spaccato durante i lavori del Consiglio comunale di Pescara, che si è svolto in videoconferenza per l'emergenza coronavirus, su un ordine del giorno della Lega che proponeva di ammainare la bandiera dell'Unione Europea in segno di protesta. Gli esponenti dei diversi partiti della maggioranza non hanno raggiunto un'accordo e l'ordine del giorno alla fine è stato ritirato.

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco, Carlo Masci: "Io non voterò questo ordine del giorno - ha detto - Rappresento tutti i cittadini di Pescara e quindi non credo di dover prendere una posizione su questa vicenda, che è una vicenda politica ed ha un significato. Siamo tutti convinti che questa Europa non ci piace e deve essere cambiata. Abbiamo tutto il diritto di affermare le nostre posizioni e nostra forza, ma non lo facciamo con questi gesti. Dobbiamo fare altro rispetto, dobbiamo fare atti amministrativi e politici.

Così cominciamo a cambiare un'Europa che non ci piace". "Un fallimento vero e proprio per la Lega - commentano i consiglieri comunali di centrosinistra Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli - messa in minoranza anche nel centrodestra. Il tentativo della Lega pescarese di umiliare la città, spingendo il sindaco a commettere il reato di ammainare la bandiera europea, è fallito.

Bene ha fatto il sindaco Masci a ricordare che in quella bandiera c'è anche la stella italiana: nessuno pensi, aggiungiamo noi, di utilizzare la casa di tutti i pescaresi per le proprie battaglie di partito. Ognuno ha il diritto di contestare la linea politica dei governi e dell'Unione, ma oggi la Lega a Pescara ha subito uno stop fortissimo".


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