Consiglio regionale d'Abruzzo, Il centrodestra cancella il "Bavaglio" dal regolamento

01 Ottobre 2015   16:41  

 "Il centrodestra ha di fatto riscritto la legge sul Regolamento del Consiglio regionale, cancellando il bavaglio che la maggioranza aveva tentato di far passare in sordina con un sub-emendamento alla legge dell'inconsapevole consigliere Balducci.

Tuttavia il lavoro non e' concluso: manca ancora la fiducia, che la sinistra non ha introdotto perche' ne teme gli effetti quando arrivera' in aula il dibattito sui tagli degli ospedali; e soprattutto, tra le materie non oggetto di fiducia, manca la finanziaria.

Ora miglioreremo ulteriormente quel Regolamento, tornando a guardare anche a cosa accade nel resto d'Italia, come avevamo fatto con la Commissione Statuto nella passata legislatura".

Lo ha detto il Gruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, nel corso del dibattito sulla legge regionale tesa a introdurre le modifiche al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, bloccato in aula nelle scorse sedute per la cosidetta norma bavaglio.

"Il Regolamento che oggi abbiamo riportato in aula - ha sottolineato il Gruppo di Forza Italia - e' frutto del lavoro di una quota dell'opposizione che ha studiato come si potesse scrivere bene una norma guardando a cosa avviene in Italia, ovvero andando su internet e vedendo quali sono le Regioni che hanno tale istituto.

Una sola, il Piemonte, ce l'ha nel Regolamento; poi nella legge di Statuto ce l'hanno la Campania, la Calabria, la Liguria, ed e' in corso di approvazione in Veneto.

Tant'e' vero che il Presidente della scorsa Commissione Statuto, ovvero Lorenzo Sospiri, aveva presentato il disegno di legge per porre in maniera corretta la questione della fiducia, e quella resta ancora oggi la formula piu' giusta.

Quando abbiamo presentato, nella scorsa legislatura, la Riforma dello Statuto, la nostra proposta era corroborata da quello che avveniva in Italia, ma ebbe la contrarieta' netta dei consiglieri d'opposizione, ovvero il Pd, diretto dal coordinatore regionale Paolucci, oggi assessore, e che contava tra le propria fila il consigliere D'Alessandro e il Presidente Di Pangrazio, i quali hanno ribadito che mai avrebbero rinunciato a esercitare la propria opposizione attraverso tutti gli strumenti a loro disposizione".

"Ovviamente il Pd - ha rimarcato il Gruppo di Forza Italia - quand'era all'opposizione ha gridato contro una 'riforma liberticida', e ora che e' maggioranza ha provato a rifilare in aula il subemendamento bavaglio alla legge dell'inconsapevole Balducci per cambiare le regole del gioco.

Quella 'porcata', pero', non ha retto l'urto della stessa opinione pubblica del Pd e forse di qualche coscienza di alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno deciso di sedersi a un tavolo di confronto.

Il primo risultato dunque e' stato l'aver ripristinato un primo principio, ossia del Regolamento se ne parla tutti insieme nelle sedi opportune, attraverso il confronto la maggioranza ha dovuto aggiustare un po' il tiro su una norma che, nella stesura originaria, sarebbe caduta.

Il nuovo testo, sostanzialmente, lo abbiamo vergato noi, e lo abbiamo fatto perche' abbiamo cultura di Governo e delle Istituzioni.

Ora pero' mancano ancora degli elementi: innanzitutto manca la fiducia che il Pd non ha introdotto perche' se non passa la fiducia, va a casa il Presidente, e siccome l'attuale maggioranza ballera' tra qualche giorno quando arriveranno in aula i tagli agli ospedali, esporre un Presidente di Regione alla fiducia su tali materie terrorizza, e allora riformiamo solo il Regolamento.

Ma la fiducia - ha infine commentato il partito di opposizione - presuppone l'urgenza e la necessita' che dovranno essere limitati a un ristretto numero di occasioni, perche' non puo' essere urgente e necessario tutto, ma solo cio' che oggettivamente lo e'.

Tra le materie non oggetto della fiducia manca la materia finanziaria che e' la legge piu' importante, perche' se non passa la finanziaria va a casa il Presidente".


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