Consorzio Bonifica Aterno: Appello Cospa a Pepe, e' fuori legge

29 Giugno 2016   09:44  

"Il Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario e' completamente fuori legge per quanto riguarda la quota contributiva spettante ai consorziati, che deve essere commisurata in base alla sopportazione economica degli stessi.

I piani di classifica sono stati fatti in una maniera difforme a confronto della realta', ma comunque il consorzio impone iscrizioni al ruolo per la parte contributiva del consorziato, superando di gran lunga il 10% imposto dalla legge regionale del 7 giugno 1996, n. 36 art. 13".

Lo afferma Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo, associazione autonoma a tutela degli interessi di allevatori e agricoltori con sede a Ofena (L'Aquila), in una nota inviata all'assessore alle politiche agricole Dino Pepe.

In particolare, secondo Rossi "I ruoli che in questi giorni stanno arrivando senza preavviso stabilito, dalla succitata legge, entro e non oltre il 30 settembre, stanno facendo ritrovare i contribuenti con un vero e proprio salasso per iscrizioni a ruolo impagabili, in funzione anche del susseguirsi delle annate calamitose. Inoltre, per quanto riguarda il comparto dell'ex consorzio di bonifica Alta Valle del Tirino, la disponibilita' delle ore di irrigazioni sono commisurate a circa quattro ore giornaliere escluso la domenica, mentre per gli altri comprensori la disponibilita' di irrigazione sono h24. Una disparita' di trattamento e' palese e non solo.

Quando e' avvenuto l'accorpamento degli enti consortile nel lontano 1996, tramite la Legge regionale in questione - ricorda il rappresentante del Cospa - il comparto del consorzio Alta Valle del Tirino fu accorpato dalla Regione Abruzzo con un bilancio in attivo, contrariamente a quello in completo dissesto di Pratola Peligna.

E non finisce qui. Questa - scrive Rossi nella lettera a Pepe - fu una manovra dei tuoi compagni, ossia l'ex assessore Borrelli e i suoi amici i quali decisero l'accorpamento per risparmiare sulla quota partecipativa della Regione commisurata a 500 milioni per consorzio. Proprio in quel periodo si diede vita ad un nuovo piano di classifica senza senso, che purtroppo oggi grazie ad un presidente del consorzio che pecca di ignoranza in materia, ha pensato bene di apparare i conti in rosso, pari ad un milione e mezzo di euro penalizzando un solo comprensorio, quello con il bilancio in attivo, invece di battere i pugni sui tavoli istituzionali.

I buffi non li abbiamo fatti noi della Valle del Tirino - si legge ancora nella missiva - ma chi ha gestito il consorzio con la connivenza delle organizzazioni sindacali Coldiretti in testa, colpevoli di aver disastrato molte realta' agricole, come in ultimo la centrale del latte dell'Aquila ceduta a quattro soldi alla Grifo Latte di Perugia.

A questo punto - annuncia Dino Rossi nella lettera all'assessore - ci rivolgeremo a tutti i consorziati, al fine di produrre un documento con il quale si chiede lo smembramento dal consorzio Sagittario per tornare ad 'Alta Valle del Tirino' con il bilancio in attivo come quando ci fu l'accorpamento deciso dai politici e non dai consorziati, come e' successo per l'entrata in Europa". 


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