Conte in Aula. Pd all'attacco su caso Mediterranea. Proteste della Lega

19 Marzo 2019   11:28  

Le opposizioni chiamano in causa il premier Conte sulla vicenda della nave della ong Mediterranea in Aula alla Camera. Il presidente del Consiglio è a Montecitorio per riferire sul prossimo Consiglio Europeo e sull'accordo sulla via della Seta. "Di fronte alla singola emergenza siamo tutti in difficoltà: dobbiamo tutti impegnarci a non strumentalizzare il singolo caso perché di fronte all'emergenza siamo tutti coinvolti", ha detto Conte.

"Il presidente del Consiglio dica subito quello che sta accadendo al largo di Lampedusa, che avviene sulla pelle di esseri umani e espone l'Italia all'interesse del mondo. Il presidente Conte alzi il telefono e dia ordine di far sbarcare quei profughi. Dimostri di essere il capo del Governo", dice nell'Aula della Camera Dario Franceschini riferendosi alla vicenda della nave Mare Ionio. Conte è in Aula. Dure le proteste della Lega.

"La Lega ritiene che il governo su questa vicenda non abbia nulla da dire. E sa che una prassi consolidata da parte del governo ha permesso un crollo degli sbarchi e delle morti in mare". Lo ha detto nell'Aula della Camera il capogruppo della Lega Riccardo Molinari riferendosi alla vicenda della nave Mare Ionio. "Per me - sottolinea - è sospetta la coincidenza temporale tra gli interventi della sinistra e la votazione in Senato sul ministro Salvini. Ho la sensazione che si stiano usando quelle persone per la lotta politica".

"La sinistra esprime nostalgia per una invasione, sembra la nuova linea della segreteria del Pd. Tuttavia, auspichiamo che il presidente Conte si esprima. Vada in Europa e coinvolga la comunità internazionale per avere un coinvolgimento per un blocco navale possibile che salvi vite umane e salvi l'integrità del nostro popolo". Lo dice nell'Aula della Camera il capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida riferendosi alla vicenda della nave Mare Ionio.

Il premier, dopo aver replicato al Pd ha proseguito il suo intervento ribadendo, comunque, che "il governo non si è mai sottratto all'interlocuzione sull'immigrazione. Può piacere o no, siamo portatori di una politica strutturata, multilivello. Ci siamo battuti in Ue perché fosse affermata e la trovate in buona parte nelle conclusioni del Consiglio del giugno scorso. Questo governo si sta battendo ma mi batto e mi batterò sempre perché la politica dell'immigrazione che regolazione e gestione dei flussi migratori sia affrontata in modo strutturale non emergenziale".

"Noi - ha detto parlando del prossimo Consiglio - crediamo che la crescita della produttività del lavoro debba alimentare la crescita dei salari dei lavoratori piuttosto che l'accumulo di surplus commerciali, che oltre una certa misura sono vietati dalle stesse regole europee".


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