Continua la crisi per l'industria abruzzese: grave flessione nel 2012, il 2013 non promette meglio

30 Maggio 2013   13:20  

"I dati relativi all'indagine semestrale sull'andamento dell'industria abruzzese nel secondo semestre del 2012 sono purtroppo in linea con i dati nazionali ed europei. Si é registrata una grave flessione, soprattutto per quanto riguarda l'export e le costruzioni. Relativamente a queste ultime, in modo particolare per quanto concerne la questione ricostruzione, riteniamo ci sia un urgente bisogno di riforme politiche, in quanto abbiamo perso una grande occasione di investire e tornare ad avere il Pil in attivo. Occorre contrastare con maggior decisione i vari comitati che bloccano l'economia".

L'allarme é stato lanciato da Mauro Angelucci, presidente regionale di Confindustria, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati relativi all'andamento dell'industria abruzzese nel secondo semestre del 2012, tenutasi stamani presso la sede dell'Ente di Pescara, cui hanno presenziato, tra gli altri, anche il presidente della Caripe Pino Mauro, l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione ed il capogruppo PD in consiglio regionale Camillo D'Alessandro.

Dai dati, si evince che l'economia della nostra regione ha un trend tutt'altro che incoraggiante, e si é ormai giunti al quarto anno di crisi profonda. Basta dare uno sguardo al settore della costruzione, tradizionalmente uno degli ambiti dell'economia più affidabili e meno influenzati dai periodi di austerity: molte imprese si sono viste costrette a sospendere l'attività, l'edilizia pubblica é ai minimi storici, anche a causa del blocco dei pagamenti da parte delle P.A., e quella privata ha visto calare drasticamente (circa del 30%) il numero di compravendite e mutui, a prezzi invariati. Di conseguenza, nel settore la disoccupazione é in aumento, così come la cassa integrazione. L'incertezza delle risorse finanziarie costituisce un ostacolo enorme anche per la ricostruzione post sisma nella zona del cratere, oltre al blocco dei Geni Civili.

E se i dati del secondo semestre 2012 sono a dir poco deprimenti, non sono entusiasmanti nemmeno i primi segnali del primo semestre 2013, come sostiene il professor Pino Mauro: "Purtroppo, l'andamento che stiamo registrando in questi primi mesi del 2013 é nettamente inferiore alle aspettative, e vede l'Abruzzo andare nella stessa direzione del resto d'Italia ed Europa. Tutti gli indicatori sono negativi, il Pil é in calo del 2%. Le risorse, seppur scarse, dovrebbero comunque essere immesse nel mercato per creare liquidità".

Lorenzo Ciccarelli


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