''Contro le estrazioni di gas nel teramano i cittadini osservino al Via''

di Ludovica Raimondi

28 Novembre 2011   16:58  

'' È di questi giorni la notizia che la Mediterranean Oil and Gas (MOG) ha presentato due richieste per poter svolgere attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma: i due progetti sono denominati “Villa Carbone” e “Villa Mazzarosa”, entrambi riguardanti la Provincia di Teramo. 
Per “Villa Carbone” i comuni interessati sono Mosciano S. Angelo, Teramo, Cermignano, Cellino Attanasio, Castellalto, Canzano, Notaresco e Bellante, mentre quelli di Roseto e Pineto, per “Villa Mazzarosa”. 

Al momento si parla di “ispezioni sismiche”, che potrebbero condurre alla vera e propria ricerca di idrocarburi, quindi alle trivellazioni del suolo e all’apertura di pozzi nelle suddette zone.

Poiché l’avviso per l’attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA è comparso sul B.U.R.A. l’11 Novembre 2011, le osservazioni e le lettere di contrarietà potranno essere mandate alla Regione entro i 45 giorni successivi, quindi entro il 26 Dicembre 2011.

Sono di questi giorni, infine, anche i medesimi avvisi per i permessi di attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma da parte della Società Adriatica Idrocarburi (Eni), denominati “Cipressi” e “Santa Venere”. 

Il primo coinvolge le Province di Teramo e Pescara con i comuni di Atri, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Montefino, Città Sant’Angelo, Elice, Penne; il secondo i Comuni della sola Provincia di Pescara, Cappelle sul Tavo, Città Sant’Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella, Spoltore. 
Per queste due concessioni i 45 giorni decorrono a partire dal giorno 23 Novembre 2011.

Dalla nostra parte abbiamo l’articolo 6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, che consente a ogni cittadino italiano di presentare in forma scritta le proprie osservazioni sui progetti sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), nonché del trattato di Aarhus, recepito anche dall’Italia, che sancisce il sacro santo diritto delle popolazioni di esprimere la propria opinione riguardo alle proposte ad alto impatto ambientale. ''

Il tutto da spedire per Raccomandata R/r o per posta elettronica certificata (pec) a:
Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia-ServizioTutela, Valorizzazione del Paesaggio e Valutazioni AmbientaliUfficio Valutazione Impatto AmbientaleVia Leonardo Da Vinci (Palazzo Silone)67100 L’Aquila
Oggetto: Istanza di permesso di ricerca denominato “Villa Carbone”. Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma ad opera della MedoilGas Italia S.P.A.
Oggetto: Istanza di permesso di ricerca denominato “Villa Mazzarosa”. Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma ad opera della MedoilGas Italia S.P.A.
Oggetto: Istanza di permesso di ricerca denominato “Cipressi”. Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma ad opera della Società Adriatica Idrocarburi. 
Oggetto: Istanza di permesso di ricerca denominato “Santa Venere”. Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma ad opera della Società Adriatica Idrocarburi''

Sullo stesso argomento un comunicato stampa delle associazioni ambientaliste che si battono contro le estrazioni di idrocarburi in Abruzzo


LA LEGGE REGIONALE  ARMA SPUNTATA CONTRO L'ESTRAZIONE DI GAS 

''La legge regionale approvata dal Consiglio Regionale di Gianni Chiodi nel gennaio del 2010 e che vieta in zone sensibili abruzzesi le estrazioni di "idrocarburi liquidi" mostra tutta la sua inadeguatezza e l'ignoranza di base di chi l'ha redatta.
La legge infatti lascia campo aperto agli "idrocarburi gassosi" per i quali non ci sono vincoli di alcun genere.
Ma i principi della geologia sono semplici: sottoterra ci sono spesso miscele di gas e di petrolio e non e' sempre possibile distinguere fra i due.
I petrolieri allora ci riprovano e invece di far riferimento alla possibilita' di estrarre petrolio, parlano di estrazione di gas naturale. Sono di questi giorni infatti le richieste per ben 4 autorizzazioni a procedere per l'estrazione di "gas" dal Teramano e nel Pescarese.
Le concessioni sono quelle di Villa Mazzarosa e Villa Carbone, in provincia di Teramo, per conto della MediterraneanOiland Gas - la stessa di Ombrina Mare - e quelle di Santa Venere e Cipressi in provincia di Pescara, per conto dell'Adriatica Idrocarburi, che fa capo all'ENI.
Le localita' interessate sono Cappelle sul Tavo, Città Sant'Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella, Spoltore, Atri, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, CellinoAttanasio, Elice, Montefino, Penne, Mosciano S. Angelo, Teramo, Cermignano, CellinoAttanasio, Canzano, Castellalto, Notaresco, Bellante.
Anche se i petrolieri lo chiamano ora "gas", le tecniche utilizzate, i rifiuti prodotti, la presenza di idrogeno solforato, sono talquali per il gas che per il petrolio. Basti pensare che presso il lago di Bomba le estrazioni di gas avranno bisogno di un desolforatore i cui principi sono del tutto simili al Centro Oli di Ortona.
A suo tempo tutte le associazioni ambientali, docenti universitariindipendenti e non al soldo di ENI o Assomineraria, avevano denunciato la possibilita' da parte delle ditte trivellanti di utilizzare il gas naturale come cavallo di Troia per bucare il territorio, e sottolineato la necessita' di vietare anche l'estrazione di gas dall'Abruzzo.
Il governo regionale non ha voluto dare ascolto al parere degli esperti, e cosi' il ritorno dei petrolieri si e' concretizzato.
A prendere decisioni su queste 4 concessioni sara' ancora una volta la VIA regionale di Antonio Sorgi, che dopo due anni ancora non riesce a dire il suo no definitivo alle estrazioni di gas a Bomba da parte della ForestOil, sebbene tuttol'Abruzzo civile e libero abbia espresso in mille modi il suo no.
Ci aspettano altre battaglie e chiediamo ai presidenti di provincia di Pescara, Guerino Testa e di Teramo, Valter Catarra e soprattutto ai cittadini di prendere informazioni, di indignarsi e di attivarsi contro questi nuovi attacchi. Chiediamo altresi alla dirigenza regionale di rispettare la volonta' popolare e di dire una volta per tutte no all'Abruzzo minerario, senza prese in giro e senza altri stratagemmi volti solo ad ingannare la gente.
Gianni Chiodi, oltre ad essere stato sordo di fronte alle argomentazioni di esperti veri, e testardamente ancorato alle sua scarsa consoscenza scientifica, ancora una volta si mostra incurante della sua terra, della sua gente, e finanche della sua citta',Teramo.
Queste le concessioni:
A) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Santa Venere”.Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.Società Adriatica Idrocarburi S.p.A. Contrada Tamarete, 66026 - Ortona (CH). Tel. 085 91911.Provincia di Pescara. Comuni di Cappelle sul Tavo, Città Sant'Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella, Spoltore.
B) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Cipressi”.Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.Società Adriatica Idrocarburi S.p.A. Contrada Tamarete, 66026 - Ortona (CH). Tel. 085 91911.Province di Teramo e Pescara. Comuni di Atri, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, CellinoAttanasio, Città Sant'Angelo, Elice, Montefino, Penne''

C) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Villa Carbone”.Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.Medoilgas Italia S.p.A. Via Cornelia 498, 00166 – Roma. Tel +39 06 99 589 179 Fax: +39 06 62 207 256.Provincia di Teramo. Comuni di Mosciano S. Angelo, Teramo, Cermignano, CellinoAttanasio, Canzano, Castellalto, Notaresco e Bellante.

D) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Villa Mazzarosa”.Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.Medoilgas Italia S.p.A. Via Cornelia 498, 00166 – Roma. Tel +39 06 99 589 179 Fax: +39 06 62 207 256.Provincia di Pescara. Comuni di Cappelle sul Tavo, Città Sant'Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella, Spoltore.


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