Cooperazione e sviluppo 2008: l'Abruzzo c'è

39 iniziative a favore dei popoli in difficoltà

09 Ottobre 2008   14:06  
Tra problemi ambientali, scandali politici e cronaca nera siamo portati a pensare che il mondo peggiori invece di migliorare. Molti, tuttavia, tra antropologi e storici, sostengono la tesi opposta, l' umanità andrebbe in una sola direzione: in avanti.
Ci sono notizie positive che andrebbero gridate a gran voce, almeno per onore della realtà, mai soltanto bianca o nera. I sistemi informativi lo sanno ma spesso se ne dimenticano o perlomeno sono costretti a farlo: tutti sanno che la bed news vende più della buona notizia.
A volte però siamo anche noi a tralasciare il bello, sarà perchè la sofferenza è come la forza di gravità, ci impedisce di volare ma ci ancora alla terra.
Vale sempre la pena invece di valorizzare l' operato della luce, specie quando squarcia il buio della povertà e dell'ignoranza, rendendoci orgogliosi di essere cittadini del mondo, italiani, abruzzesi.

I popoli della Terra chiamano, l' Abruzzo risponde.
Nel 2008 sono stati ben 39 i "progetti di cooperazione allo sviluppo" sostenuti dalla Regione nei Paesi più poveri del mondo. 8 le borse di studio finanziate per gli stages di giovani studenti in Paesi come Camerun, Senegal(2), Togo, Etiopia, India, Mozambico e Nicaragua.

Il programma abruzzese di interventi 2008 relativo alla cooperazione internazionale è denso di iniziative di indiscutibile valore etico, come l'approvvigionamento idrico in Etiopia, la costruzione di un ospedale in Costa D'Avorio, l' accrescimento delle risorse agricole in Senegal, l' assistenza sanitaria in Marocco, la prevenzione della cecità infantile nello Zambia, lo sviluppo dell' ecoturismo in Guinea-Bissau, l 'istituzione di asili in Palestina,la promozione delle pari opportunità nel lavoro in Eritrea, l' assistenza ai minori in Colombia e in Albania, l' installazione di pannelli fotovoltaici in un ospedale keniota,la tutela dell'ambiente in Perù, e molto altro ancora.

La ricchezza e il merito umanitario dei progetti elencati disegna una società abruzzese sinceramente interessata al benessere collettivo.
Le nuove generazioni, effettivamente globalizzate e aperte alla diversità, mostrano un' attrazione particolare per quelle attività in grado di elevare il senso dell' esistenza.
Lo dicono i dati diffusi ieri dal presidente del Comitato per la cooperazione Gianni Melilla, che insieme a Nicola Mattoscio, Preside di Facoltà di Scienze Manageriali dell' Università D' Annunzio (e presidente della Fondazione Pescarabruzzo), ha promosso per il secondo anno consecutivo il master di 1° livello in "Management della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo".

Alla prima edizione hanno partecipato 30 laureati su 100 che avevano fatto domanda. "E' stata una grande soddisfazione rilevare come tra i giovani laureati sia forte la propensione anche professionale verso le attività di cooperazione internazionale", ha affermato Melilla, "La Regione Abruzzo si è mossa concretamente, mettendo a frutto l’impegno volontario delle Ong, delle Associazioni, e anche di tanti Enti Locali che finalmente operano anche oltre il cortile del proprio territorio. Vogliamo credere che i grandi progressi e la credibilità che ha acquisito la Regione Abruzzo in materia di cooperazione, siano un patrimonio comune di tutte le forze politiche che dovrà proseguire anche nella prossima legislatura. Quello che abbiamo fatto in questa 8° legislatura regionale è stato giusto e anche emozionante, bello perché ci ha consentito di conoscere persone, luoghi, culture che ci hanno permesso di crescere sul piano umano e politico".


GDC


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