Cordoma verso la fine a Montesilvano

Sotto di un voto all'approvazione del bilancio

28 Settembre 2010   17:14  

A Montesilvano sembra sempre più vicina la fine dell'era Cordoma. Oggi in Consiglio comunale la maggioranza subisce una pesante battuta d'arresto dopo essere andati sotto, anche se di un solo voto (14 a 13), nella votazione dell'ultimo punto all'ordine del giorno sulla verifica di bilancio ed il relativo riequilibrio.

 

Dopo avere approvato, seppure con una uno scarto minimo, i precedenti due punti, la maggioranza di Cordoma si sfalda su un punto fondamentale per l'amministrazione qual'è il riequilibrio di bilancio, documento che scandisce investimenti e spese dell'ente locale. Con tanto di dichiarazioni, che suonano come vere e proprie accuse, ed analisi dettagliate sull'andamento negativo e le presunte irregolarità circa la gestione finanziaria, i rappresentanti dei gruppi di opposizione scoraggiano i colleghi consiglieri a votare simili deliberazioni, invitandoli ad una profonda riflessione in quanto, una volta "eruditi", cioè messi a conoscenza, di fatto diventano responsabili "in solido" delle conseguenze che il documento contabile produrrebbe.

Di quest'ultimo ad essere criticate sono alcune voci di bilancio che secondo l'opposizione sono state stralciate nel 2009 e ricomparse nel 2010; una "costruzione macchinosa e fraudolenta, frutto di un sapiente equilibrismo contabile", secondo le invettive di Leo Brocchi a cui fanno seguito le affermazioni sulla stessa linea di Cristian Odoardi, studiata con il solo scopo di rimanere all'interno del patto di stabilità.

L'appello in effetti non cade nel vuoto e votano contro, unitamente alla minoranza, i consiglieri PDL Adriano Tocco e Stefania Di Nicola, Paolo Cilli del gruppo misto, il presidente del Consiglio Vittorio Catone ed Oscaro Biferi dell'UDC, il presidente della commissione bilancio, organo che peraltro è il primo a licenziare il documento da portare in consiglio per l'approvazione.

Si difende dalle accuse l'assessore al ramo Di Felice che sposta l'attenzione sugli investimenti che il comune sta approntando nel settore dei lavori pubblici ma che per ora sono solo un'ipotesi in quanto i mutui devono essere ancora contratti.

L'analisi più che sulle procedure amministrative va fatta sugli equilibri politici che stanno mutando e stanno portando, a quanto sembra, la Giunta Cordoma verso la fine anticipata del mandato.

Le scelte dei consiglieri, di chi si è schierato contro, come di chi si è astenuto, sono il riflesso diretto di ben altri giochi di potere che si stanno conducendo altrove proprio in queste ore e che domani potrebbero far cambiare ancora il volto della nostra regione e dell'intera nazione. Il clima non è dei migliori, la tensione continua a salire nel centrodestra dove i problemi sembrano aver innescato reazioni a catena.

 

Quale sarà il futuro di Montesilvano lo sapremo prestissimo. Le voci più accreditate, ma non ancora confermate, parlano delle dimissioni di Cordoma che giocherebbe d'anticipo piuttosto che attendere il verdetto del prossimo Consiglio comunale indetto per giovedì prossimo in seduta unica e straordinaria, termine ultimo e perentorio per l'approvazione del documento della discordia, pena la caduta dell'amministrazione. Alle urne dunque? E' la domanda che si pongono i cittadini, di Montesilvano come di tutta l'Italia.

 


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