Coronavirus, Luca di Nicola giovane morto a Londra era positivo al Covid 19

Sindaco Nereto se in Italia sarebbe sopravvissuto

31 Marzo 2020   20:20  

I test eseguiti su Luca Di Nicola, il ragazzo di 19 anni di Nereto morto nei giorni scorsi a Londra poco dopo essere stato trasportato in ospedale in seguito a una crisi respiratoria, hanno confermato la positività del giovane al coronavirus: a quanto risulta il ragazzo sarebbe quindi il più giovane italiano morto per Covid-19. Il risultato del tampone è stato comunicato alla famiglia del ragazzo.

"Ho scritto a Di Maio perchè accerti le cause di morte di Luca Di Nicola. E che si assicuri delle condizioni della madre che mi dicono abbia gli stessi sintomi. Una cosa è certa: se Luca era in Italia si sarebbe salvato perchè l'avremmo curato. E con questo si vede la differenza tra il nostri sistema sanitario e quello inglese".

E' quanto dice all'ANSA Daniele Laurenzi, il sindaco di Nereto, comune dove era nato Luca, il 19enne morto a Londra di coronavirus e vittima più giovane in Abruzzo. 

"Questa è una tragedia nella tragedia - prosegue il sindaco di Nereto - Un po' per la giovane età, un po' per le cause. Qui ci conosciamo tutti, e questa cosa ci ha travolto. Ma arriva anche il tempo delle riflessioni. Ti accorgi insomma del valore della sanità italiana, pur con tutta la impreparazione e i problemi che abbiamo.

Mi hanno riferito che Luca in Inghilterra sia stato curato a casa con il paracetamolo, a distanza. In tempo di coronavirus". "Noi in Italia avremmo curato un inglese come un italiano - insiste Laurenzi - Dico questo senza nessun risvolto politico, sia chiaro, ma solo per segnalare che il nostro sistema sanitario non lascia indietro nessuno, è erga omnes. Luca invece stava male da giorni e si sono limitati a delle telefonate", conclude il sindaco abruzzese

 


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