Coronavirus, contagi in rialzo. Europa a rischio, Usa martoriati, incontrollabile in America Latina

21 Agosto 2020   11:32  

Secondo l'autorevole osservatorio della Johns Hopkins University sono 22.683.235 le infezioni accertate dalla comparsa del morbo e quasi 800 mila vittime. Un dato da considerare al ribasso, in quanto una importante percentuale di contagi, del tutto asintomatici, non viene intercettata dai diversi sistemi sanitari. L'Europa è alle prese con la seconda ondata, negli Usa la situazione si aggrava, mentre appare incontrollata l'emergenza in America Latina e Asia Meridionale 

Il mondo è sotto scacco della pandemia di coronavirus covid-19. Il monitoraggio della Johns Hopkins University registra 22.683.235 infezioni accertate, dalla comparsa del morbo, e quasi 800 mila vittime. Un dato da considerare più basso della realtà in quanto non tiene conto degli asintomatici, difficilmente intercettati dai diversi sistemi sanitari. 

A trainare la classifica sono gli Usa con un bilancio pesante. L'ultimo bollettino ha fatto registrare 44.023 nuove infezioni che ne hanno fatto salire il totale a 5.573.847, per 174.255 decessi, di cui 1.078 nella sola giornata appena trascorsa. Sono numeri che riportano l'America a una fase iniziale. Eppure ci sono paesi dove il virus appare al momento più incontrollabile sono l'America Latina e l'Asia Meridionale. In particolare il Brasile registra oltre 3,5 milioni di contagi mentre l'India quasi 3 milioni. 

Sulla situazione dell'epidemia negli States ha fatto il punto il direttore del CDC (il centro federale per il controllo delle malattie) professor Robert Redfield, per il quale la mortalità dovuta alla malattia proveniente dall'Hubei dovrebbe iniziare a calare già entro la prossima settimana in alcune regioni degli Stati Uniti. L'ottimismo della specialista, come ha spiegato egli stesso, è riposto nell'evidenza che "molte persone stiano facendo di più per controllare il virus limitando i propri rapporti sociali, evitando gli assembramenti, indossando la mascherina e lavandosi spesso le mani". In ogni caso, ha sottolineato Redfield intervistato dal Journal of the American Medical Association, per "vedere gli effetti di questi comportamenti virtuosi occorrono tre o quattro settimane". 

In Europa è netto l'aumento dei contagi registrato nei maggiori Paesi.

La Spagna ha notificato 3.715 nuovi casi, il massimo da aprile in base ai dati del ministero della Sanità e portano il totale a 371mila, il dato maggiore in Europa. Nella sola Madrid i nuovi casi sono 1.535. Negli ultimi 14 giorni i contagi in Spagna sono stati quasi 64mila. I decessi sono 131 in una settimana, 11 volte più di un mese fa, quando nella terza settimana di luglio erano stati 12. I ricoveri in ospedale sono aumentati del 55% nell'ultima settimana a 1.336 e le ammissioni alla terapia intensiva sono cresciute del 71% a 84.

Francia, Sono quasi 3.800, poi, i nuovi casi registrati in 1 giorno in Francia e portano il totale a 225.043 (+3.776). I decessi totali sono 30.500 di cui 20mila in ospedale (+162 in 24 ore ieri). Il tasso di riproduzione è salito nell'arco di 2 mesi da 0,77 a 1,33 ed è al massimo nella regione Provenza-Costa Azzurra dove ha raggiunto l'1,62 nella settimana dal 3 al 9 agosto, ma tutte le altre regioni superano la soglia di allerta dell'1, oltre la quale l'epidemia torna a crescere.

In Grecia, a fronte dell'aumento dei contagi, la mascherina diventa obbligatoria nell'isola di Mykonos e nella Calcidica.

In Germania i nuovi casi annunciati oggi sono 1.707, il numero più alto dalla fine di aprile e secondo le autorità è legato principalmente alle persone che tornano dalle vacanze all'estero.

In Italia si abbassa l'età dei contagiati "In Italia (+642 il 19 agosto), come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell'epidemia da SARS-CoV-2 con un forte abbassamento dell'età mediana della popolazione che contrae l'infezione. L'età mediana dei casi diagnosticati nell'ultima settimana è di 30 anni. La circolazione avviene con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all'estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici", è quanto emerge dal Monitoraggio del Ministero della Salute e dell'Istituto superiore di Sanità, report a cadenza settimanale per cui "è fondamentale mantenere le misure di precauzione". 


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