Coronavirus, stop alle discoteche. Mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi pubblici

16 Agosto 2020   10:28  

Stop alle deroghe delle Regioni: le discoteche dovranno chiudere. E sarà riconosciuto un sostegno economico alle attività costrette allo stop. E' quanto deciso dal Governo dopo il confronto in videoconferenza, durato oltre due ore, tra i ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e Stefano Patuanelli ed i presidenti delle Regioni.

Inoltre, dalle 18 alle 6 del mattino mascherine nei luoghi e locali aperti al pubblico e nei luoghi in cui è più facile che si creino assembramenti. Lo prevede un'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, al termine del confronto con i governatori. "Diamo un segnale al paese che bisogna tenere alta l'attenzione", ha detto Speranza secondo quanto si apprende. "Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza". Così il ministro Speranza al termine della riunione con i presidenti di Regione.

"Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo". Lo ha detto a quanto si apprende, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso della riunione con i governatori. "Faremo il possibile - ha aggiunto - per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto". E il ministro Boccia dal canto suo sottolinea :"Restiamo uno dei paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite". 

  Col nuovo stop all'orizzonte per le discoteche "sono a rischio quattro miliardi di euro". A tanto ammonta il fatturato annuale di questi esercizi in Italia secondo le stime del Silb (il sindacato italiano locali da ballo). "Ad oggi solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Da domani si rischierà di più con l'abusivismo", dice all'ANSA Gianni Indino, presidente del Silb Emilia-Romagna. Dal Governo, aggiunge, "finora non è arrivato un euro: ora chiederemo compensazioni, anche Iva al 4% e Cig ai nostri lavoratori".

"La conferenza Stato-Regioni decreta la chiusura delle attività di intrattenimento. Prendiamo atto del provvedimento, basato su un aumento dei contagi. Non ci sentiamo responsabili. Le nostre attività hanno lavorato al pari di altri settori della società: la gente vive a contatto e spesso si assembra in ogni dove da due mesi a questa parte. In spiaggia, al bar, per strada, ovunque. Nonostante ciò tutte le attività restano aperte. La discoteca è un grandioso capro espiatorio'". Così Maurizio Pasca, Presidente di Silb Fipe - Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo - commenta la decisione di chiudere i locali da ballo. "Capro espiatorio di piaghe sociali come l'alcol, la droga, la violenza, che secondo le statistiche trovano sfogo al di fuori di essa e non dentro. E ora, capro espiatorio di un virus che ci risulta di carica virale bassissima. Secondo il titolare del reparto di microbiologia di Treviso, addirittura difficile da trovare". "La discoteca è un luogo come altri - conclude - Gestita da imprenditori che fanno rispettare le regole. I comportamenti non sono imputabili al luogo, bensì agli esseri umani che li compiono. Dentro una discoteca così come altrove".

Avventori senza mascherina, assembramenti e mancato rispetto delle norme anti-Covid sono costati la sospensione di 5 giorni di sospensione dell'attività alla discoteca 'King'Club' di Jesolo, una delle più note della località veneziana. Lo ha deciso la Questura dopo i controlli eseguiti nella serata e la notte di Ferragosto. L'ispezione è stata condotta dalla squadra della divisione Polizia amministrativa e sociale della Questura di Venezia. I poliziotti hanno riscontrato assembramenti di persone senza mascherina, sia in coda per entrare nel locale, sia all'interno, sulla pista da ballo e intorno ai tavoli. Accertato quindi che non era rispettato il distanziamento sociale e che molti ragazzi non utilizzavano in modo corretto le mascherine, gli agenti hanno applicato la sanzione prevista dalla nuova ordinanza regionale del 14 agosto, in vigore dalle ore 13 di ieri, con la sospensione dell'attività per 5 giorni. Una sanzione che la norma dispone obbligatoriamente, una volta verificati i presupposti. La notte tra il 14 e 15 agosto, in una discoteca sulla litoranea di Bisceglie, a nord di Bari, la polizia locale e i carabinieri hanno dovuto multare alcuni addetti alla sicurezza all'ingresso e alcuni barman perché non indossavano le mascherine. Altre sanzioni sono state comminate nella stessa discoteca perché alcune persone entrate senza il rilevamento della temperatura corporea con il termoscanner all'ingresso. Ai controlli ha partecipato anche personale della Asl. Ne dà notizia il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ringraziando "le forze dell'ordine per l'attività compiuta a tutela della sicurezza dei nostri giovani e della salute pubblica". "Il rispetto delle regole da parte di tutti - conclude - è fondamentale per ridurre i rischi di diffusione del contagio".

 


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