In zona Portanuova, la Polizia di Stato ferma un giovane con dosi di cocaina nascoste in una busta di caramelle e oltre 200 euro in contanti.
Un normale controllo del territorio si è trasformato in un nuovo colpo allo spaccio di droga. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 14:40, una pattuglia delle Volanti ha notato in zona Portanuova un ragazzo che, in sella a una bicicletta, alla vista degli agenti ha tentato di allontanarsi in fretta. Il comportamento sospetto ha spinto i poliziotti a fermarlo per un controllo.
Durante le verifiche, il giovane ha mostrato evidenti segni di agitazione, inducendo gli agenti ad approfondire la perquisizione. All’interno di una busta di caramelle, sono state trovate diverse dosi di cocaina già confezionate per la vendita. Addosso al ragazzo anche banconote per oltre 200 euro, considerate provento dell’attività di spaccio. Il giovane è stato quindi arrestato e trasferito nella casa circondariale di Pescara, mentre droga e denaro sono stati sequestrati.
In una nota ufficiale, la Questura di Pescara, guidata dal questore Carlo Solimene, ha ribadito che i controlli intensificati sul territorio, specialmente nei fine settimana, stanno dando risultati concreti nella lotta al traffico di stupefacenti, un fenomeno che resta una delle principali minacce per la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini.
L’episodio segue di poche ore un altro intervento: un agente libero dal servizio, percorrendo una traversa di Corso Vittorio Emanuele, ha notato un uomo con atteggiamento guardingo e sospetto. Sul posto è intervenuta una volante che, dopo la perquisizione, ha trovato un coltello a serramanico, alcuni grammi di hashish e, nascosto all’interno del monopattino, un involucro contenente cocaina.
Il 39enne è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Entrambi i casi confermano la costante attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto allo spaccio urbano, con particolare riferimento alle aree più frequentate del capoluogo adriatico.
Le indagini proseguiranno per accertare l’origine della sostanza stupefacente e individuare eventuali canali di approvvigionamento legati a reti di microcriminalità locale.