Corrispondenza non recapitata, condannate le poste italiane

15 Gennaio 2010   12:14  

Il giudice di pace di Pescara Antonio Bianco ha condannato Poste Italiane ad un risarcimento danni di 500 euro nei confronti della Sasi - la societa' di Lanciano (Chieti) che gestisce i servizi idrici in 76 Comuni della provincia di Chieti - per un episodio di corrispondenza non recapitata. Per 8 volte, infatti, la Sasi si e' vista tornare indietro una lettera indirizzata alla Aon Nikols, il broker assicurativo della societa' che ha sede in via Campanella a Pescara, con la dicitura "trasferito" apposta dal postino sulla busta. In realta' l'ufficio non aveva mai traslocato e da anni opera a quel domicilio. Nel corso del dibattimento Poste Italiane - che e' stata condannata anche al pagamento delle spese processuali per 1253 euro - si e' giustificata asserendo che il postino in servizio in quella zona della citta' in quel periodo era stato assunto a tempo determinato e quindi aveva poca conoscenza dell'area. Spiegazione che non e' bastata ad evitare la condanna. "Questa sentenza - commenta il presidente della Sasi Gaetano Pedulla' - rappresenta un precedente importante, perche' finalmente viene riconosciuta la responsabilita' delle Poste in caso di mancato recapito della corrispondenza. Prima di avviare l'azione legale, infatti, ci eravamo rivolti alla Direzione Centrale delle Poste a Roma per chiedere chiarimenti. Siamo stati invitati ad inviare dei campioni di corrispondenza su cui l'ente avrebbe effettuato degli accertamenti, ma purtroppo non e' accaduto nulla". Episodi simili alla Sasi accadono pressoche' quotidianamente, soprattutto per quanto riguarda il recapito delle fatture di fornitura, molte delle quali tornano indietro con le diciture piu' diverse: trasferito, irreperibile, deceduto. Quasi sempre, pero', gli utenti sono domiciliati proprio a quegli indirizzi, come nel caso della bolletta di un hotel di Torino di Sangro che non e' stata consegnata perche', per le Poste, il destinatario era irreperibile. "E ci si chiede - continua Pedulla' - come possa un albergo essere irreperibile". La societa' ora avviera', sempre presso il giudice di pace di Pescara - perche' nel capoluogo adriatico ha sede il centro meccanografico di smistamento delle Poste - una serie di altre azioni legali per tutta la corrispondenza non recapitata. "E questo perche' - rimarca ancora il presidente - si tratta di disservizi che creano disagi e difficolta' non solo alla Sasi, ma anche agli utenti, che si trovano ad essere morosi non certo per colpa loro".


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