Cospa Abruzzo: "illegittimo la pignorabilità del conto corrente"

Riceviamo e pubblichiamo da Dino Rossi (Cospa)

16 Luglio 2014   09:43  

Il pignoramento del conto correte, effettuato da EQUITALIA nei confronti di dell’azienda agricola Dino Rossi, sita in Ofena, risulterebbe illegittimo, in quanto induce l’azienda a violare il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 che recepisce a sua volta la direttiva europea 2005/60/CE.
Le spese ordinarie per un’azienda agricola, supera di gran lunga le famose mille euro.
Alla fine del mese, l’azienda agricola dovrà acquistare le farine per gli animali e il gasolio per la lavorazione dei terreni: come dovrà pagare l’azienda i suoi fornitori, Oltre ai pagamenti dei tributi odierni, iva,irap ecc. grazie al blocco predisposto da equitlia.
Sulla stregua di un’azione sconsiderata di codesto ente di riscossione, la ditta oltre ad un fallimento certo rischia di essere incriminata per riciclaggio. I casi sono due: o mi sbloccano il conto corrente o le mucche moriranno di fame!!
I tributi richiesti, dal pignoramento non sono dovuti in considerazione alle iscrizioni ipotecarie sugli immobili, già effettuate in passato da equitalia, compreso con l’iscrizione al cerved.
La posizione pregiudizievole, ha di fatto contribuito ad un ulteriore esposizione dell’azienda, in quanto gli è stato negato l’accesso ad ogni tipo di finanziamento, da parte degli istituti di credito.

Infatti in passato l’azienda agricola in questione è stata oggetto di iscrizione ipotecaria di beni immobili, che superano di gran lunga il valore del debito richiesto dall’ente di riscossione. In ogni caso l’azienda agricola non può essere privato dei mezzi necessari allo svolgimento della propria attività imprenditoriale o professionale perché in tal modo verrebbe privato anche della possibilità di rimborsare i propri debiti e subirebbe un danno ulteriore ed ingiusto.

Il Cospa Abruzzo - Dino Rossi


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