Costa Concordia: 3 morti e 38 dispersi, 2 passeggeri individuati vivi ancora nella nave

15 Gennaio 2012   00:13  

Le vittime. L'ultimo bilancio del prefetto di Grosseto parla di tre morti accertati: si tratta di due turisti francesi, Francis Servel e Jean-Pierre Micheaud, e di Thomas Alberto Costiglia Mendoza, peruviano, membro dell'equipaggio. I loro corpi si trovano all'obitorio di Orbetello e la Procura ha disposto l'autopsia. Secondo i primi esami medici sarebbero annegati. Sono stati "raccolti in mare" dai soccorritori, conferma una fonte della Asl di Grosseto, spiegando che le tre persone sono arrivate "già senza vita" sull'Isola del Giglio.

I feriti. Sono 67 le persone medicate negli ospedali di Grosseto e di Orbetello. Per 42 di queste, secondo una fonte dell'Asl di Grosseto, si è reso necessario "un ricovero, magari solo temporaneo in osservazione, mentre altri hanno riportato fratture o sono stati curati per ipotermia". Solo due sono gravi. Si tratta di un membro dell'equipaggio, un cuoco cittadino del Bangladesh trasferito a Siena con un trauma spinale e qui sottoposto a intervento chirurgico, mentre a Grosseto è ricoverata una giovane con un trauma facciale.

Timori per la sorte dei dispersi. Dal confronto degli elenchi delle persone che erano a bordo della Costa Concordia e quelle soccorse e identificate a Porto Santo Stefano "mancano ancora 41 persone, da rintracciare". Lo ha detto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. "Delle 4232 persone che, secondo gli elenchi forniti, erano a bordo della nave al momento ne sono stati rintracciati 4191. La verifica fra gli elenchi va avanti: è un lavoro lungo che ritengo si protrarrà fino a stanotte". Cifre che coincidono con quelle diffuse dal portavoce della Capitaneria di Livorno,  Emilio De Santos. Le persone censite a Porto Santo Stefano hanno già lasciato il centro di prima accoglienza dove hanno trovato cure mediche e si sono potuti rifocillare. Le ispezioni nella nave si sono concluse poco dopo le 12 senza che fossero recuperati altri passeggeri. Le ricerche, fa sapere il comandante Cosimo Nicastro del Comando generale della Guardia costiera, sono ora concentrate esclusivamente nella parte sommersa della nave. Operazione sospesa perché con l'oscurità mancano le condizioni minime di sicurezza per i sub. I sommozzatori, spiega la Capitaneria di porto di Livorno, hanno eseguito sopralluoghi in tutte le parti esterne della nave, con esito negativo, registrando diversi video. Dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Vicenza sono partiti tre sommozzatori, esperti anche in operazioni speleologiche, che entreranno nella "Concordia" quando il relitto della nave sarà stabilizzato.


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