Costa Concordia: "Tutti salvi se Schettino non avesse tardato un'ora"

26 Gennaio 2012   18:52  

La responsabilità del naufragio della Costa Concordia «è sicuramente del comandante» Schettino. Non usa mezze misure il comandante generale delle Capitanerie di Porto, l'ammiraglio Marco Brusco, nel corso dell'audizione al Senato. Ma si chiede anche «perchè gli ufficiali che erano con lui, gli stessi che poi sono scivolati con il comandante sulla scialuppa, siano rimasti zitti» e non l'hanno fermato.

«Se il comandante Schettino non avesse fatto perdere un'ora preziosa sarebbe andata di lusso- ha detto Brusco- si sarebbero potute calare le scialuppe con calma, mettere a loro agio le persone».

Ha rinviato invece alla lettura della scatola nera la valutazione sulla manovra fatta dal comandante della Costa Concordia dopo l'incidente. «Verificheremo -ha detto- se è stato realmente un atto di perizia del comandante dopo aver fatto la sciocchezza oppure se sia avvenuta casualmente.

C'è l'ipotesi che sia stato casuale. Sarà interessante vedere dalla scatola nera la tempistica delle ancore».

Quanto alle ragioni che hanno indotto il comandante della nave ad effettuare una rotta prossima alla costa ha tenuto a precisare che «l'individuazione della rotta da seguire nella navigazione marittima è frutto di valutazioni che sono operate in via esclusive dal comandante che per legge è l'unico responsabile nella condotta della nave che individua la rotta migliore da percorrere anche in prossimità di una linea di costa dove non è vietato navigare, purché si mantenga sempre e costantemente salvaguardata la sicurezza delle persone a bordo».


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