Costa teramana, in calo la qualità del mare secondo il rapporto della Regione

Nessun allarme, ma nemmeno motivi per essere particolrmente felici quelli che traggono spunto dal rapporto presentato dalla Regione a pochi mesi dall'inizio della stagione balneare 2014 in merito alla qualità del mare lungo la costa teramana.

Gli standard sono ancora mediamente buoni, ma al contempo è stato registrato un generale peggioramento, in modo particolare presso le foci dei fiumi. Un quadro ben poco roseo, dunque, che probabilmente è una conseguenza della stagione turistica dello scorso anno.

Del resto, i dati raccolti a seguito dei prelievi effettuati dall'Arta in prossimità dei principali centri balneari del Teramano e presentati in un report regionale lasciano pochissimo spazio a dubbi, specie se rapportati con i dati del quadriennio 2010-13.

Ad Alba Adriatica, dove evidenti sono stati i danni causati dall'inquinamento riscontrato la scorsa estate, un solo punto di eccellenza al confine con Tortoreto. Situazione pressoché identica a Villa Rosa di Martinsicuro, dove l'unico punto di eccellente qualità delle acque è presso il fosso Fontemaggiore, ancor peggio a Giulianova, dove non è stata riscontrata alcuna spiaggia su tale standard. Le situazioni peggiori, stando al report, sono state comunque registrate nei pressi delle foci dei fiumi: standard "scarso" quello assegnato al lato rosetano della foce del Tordino, al lato giuliese di quella del Salinello, alla foce del Vibrata ed a quella del Vomano.

La sola vera eccezione in tale quadro è la spiaggia di Tortoreto, la cui acqua è risultata di eccellente qualità lungo tutti i punti analizzati. Complessivamente positiva anche la situazione dell'arenile di Roseto (sei punti di alta qualità - due in meno dell'anno scorso - sui dieci presi in considerazione), Silvi (tre punti su sette) e Pineto (tre su sette, con divieto di balenazione a Scerne presso il km 42 della Statale).