Costantini: A processo il management dell'Aca; già condannati i Sindaci che ce lo hanno rimesso

06 Settembre 2012   11:57  

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Carlo Costantini capogruppo dell'Italia dei Valori alla Regione Abruzzo sulla vicenda Aca S.p.a:

''Non discuto il diritto ad un processo degli amministratori e dirigenti dell'Aca S.p.a., la societa' che gestisce il servizio idrico a Pescara e Chieti, da poco rinviati a giudizio per reati gravissimi, di furto, falso, abuso e truffa.

Penso, invece, che meritino di essere direttamente condannati, anche se solo sul piano politico, i Sindaci che pochi giorni fa, nell'assemblea dei soci, li hanno nuovamente incoronati ai vertici dell'Aca S.p.a., nonostante fossero all'ordine del giorno gli scandali gestionali, prima ancora che giudiziari, prodotti dalla loro attivita'.
Sindaci di Citta' importanti, in alcuni casi professionisti, che non possono non sapere che un bilancio, quello dell'A.c.a. S.p.a., non si puo' chiudere grazie ad una posta con 70 milioni di euro di crediti da riscuotere.

O Sindaci di piccoli Comuni, di quelli che quando c'e' il rischio che una legge li cancelli, scendono in piazza, protestano e ricordano che i piccoli Comuni costano poco, ma non ricordano gli sfracelli che combinano quando si presentano, votano e condizionano, sulla base delle piu' spregievoli logiche clientelari, le assemblee di Sindaci alle quali hanno diritto di partecipare.

In entrambi i casi Sindaci trasformatisi in soldati (del Partito Democratico, soprattutto, che da anni domina incontrastato il settore), quando si e' trattato di rimettere questa gente  in sella, alla guida del gestore del servizio idrico.

Non e' un caso, quindi, che i Sindaci delle 5 piu' grandi citta' dell'ambito (Pescara, Chieti, Montesilvano, Spoltore e San Giovanni Teatino), nessuno del Partito Democratico, siano tra i pochi che non li hanno votati.

Certo e' che, non potendomi augurare che per liberare i cittadini di loro dovremo liberarci di tutti i Sindaci del Partito Democratico che ce li mettono, stavolta mi aspetto che, anche per fugare il dubbio di complicita' e di connivenze, quantomeno chiedano ai cittadini scusa per una scelta sbagliata  ed ai soggetti rinviati a giudizio di togliere rapidamente il disturbo.

A seguire lo sfogo e la promessa del sindaco di Montesilvano Di Mattia

“Questa estate sono stato sommerso da segnalazioni, ho incontrato diverse delegazioni di cittadini arrabbiati, tra cui anziani e donne incinte, con i rubinetti a secco per intere settimane.

Per non parlare delle segnalazioni di allagamenti dovuti a perdite di tubature. I Montesilvanesi hanno avuto pazienza e fin troppa, ed io con loro ho cercato risposte adeguate.

Perché non ho mai creduto alla storia per cui le cause della crisi idrica che puntualmente si presenta nei mesi estivi, e non solo, siano da attribuire esclusivamente agli agenti atmosferici ed ancor meno alle cattive abitudini dei cittadini.

La risposta che mi sono dato è che la gran parte delle responsabilità dei disservizi è da attribuire alla pessima gestione dell’Aca, sui cui vertici si è aperta anche una inchiesta per reati gravissimi il cui percorso penale è tutta da scrivere, ma da cui non si può prescindere”. Interviene così il sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia, sulla questione dell’Aca e sulla inchiesta giudiziaria che riguarda alcuni componenti del suo management.

“Per questo –continua il sindaco -  per le ombre che negli anni sono calate sulla gestione dell’Aca, sulle dispersioni non si capisce bene dove dell’acqua, sulla mancata trasparenza, etc etc, nell’ultimo Cda il Comune di Montesilvano non aveva rinnovato la fiducia all’attuale management, in parte inquisito, ma già ampiamente bocciato dai cittadini.

Quello che è successo nell’assemblea dell’ultimo CdA ormai è passato, ma siano certi i cittadini che l'impegno mio e della mia amministrazione per il rinnovamento dei vertici Aca non si è affatto esaurito". 


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