Costantini: ''Chiodi non ha titoli per parlare di meritocrazia''

carlo Costantini dell'Idv sulla meritocrazia del presidente Chiodi

''Sulla valorizzazione del merito dei dirigenti regionali, Chiodi il primo a dare il cattivo esempio Quando ho chiesto a D'Amario, in Commissione di Vigilanza, che non consideravo comprensibili le ragioni di una valutazione positiva del suo operato, in presenza di giudizi negativi messi nero su bianco da responsabili di servizi, in particolare per l'esplosione della spesa farmaceutica, mi sono sentito rispondere che il suo contratto di lavoro, il primo stipulato dall'attuale Giunta, era diverso da tutti gli altri e non conteneva obiettivi cosi' specifici; di conseguenza, per quanto non raggiunti, la Giunta Regionale non avrebbe potuto tenerli in considerazione nella valutazione del suo operato.

Nel caso di Zavattaro mi sarei aspettato, quindi, una qualche corrispondenza tra i singoli giudizi acquisiti ed il giudizio finale, ma esattamente come per D'Amario non e' stato cosi'.

Per certi versi le negatività che emergono in alcuni settori (inclusa la stessa farmaceutica) sono anche peggiori di quelle contestate a D'Amario, con l'ulteriore aggravante per Zavattaro di aver incassato persino la bocciatura del Comitato dei Sindaci. Eppure anche lui e' stato promosso a pieni voti (e di conseguenza gratificato in termini economici) da Chiodi e dalla Giunta.

Una sorta di "promozione a prescindere", che Chiodi potrebbe tuttavia adottare almeno facendoci risparmiare i costi delle relazioni dei responsabili dei servizi e degli interi procedimenti amministrativi, visto che per lui non servono a niente.

Cosi' come potrebbe risparmiarci anche le periodiche ramanzine ai dirigenti regionali, colpevoli di non assicurare efficacia ed efficienza nel raggiungimento degli obiettivi. Se l'esempio che lui offre e' quello dei giudizi e delle gratificazioni economiche che riconosce ai Direttori generali delle Asl, solo perché li ha nominati e rispondono ai suoi ordini e non certo per capacita' e meriti, l'unica cosa che non si capisce e' dove trovi il coraggio di parlare.''