Costantini: ''I tagli di Chiodi costringono gli abruzzesi a curarsi fuori Regione''

Cronache dall'Emiciclo

29 Novembre 2011   14:00  

Il consigliere regionale dell'Idv Carlo Costantini al microfono di abruzzo24ore.tv torna ad attaccare con durezza le politiche sanitarie del commissario Gianni Chiodi: ''A causa dei tagli L'Abruzzo è tra le ultime Regioni in Italia, in rapporto alla propria popolazione, che riesce a garantire sul proprio territorio prestazioni sanitarie e cure. Con un danno doppio, ai cittadini ed alla economia regionale.Ai cittadini perché’ sono costretti ad emigrare in altre Regioni, per trovare risposte ai loro bisogni di salute. All’economia regionale, perché’ i 94 miliardi di fatturato del settore (dati ufficiali Piano Operativo 2011/2012, pagati con il sacrificio dei cittadini e delle imprese abruzzesi) che regaleremo anche nel 2012 ad altre regioni, equivalgono ad almeno 2.000 posti di lavoro sottratti al nostro sistema economico, soprattutto ai giovani ed alle donne abruzzesi.''

Il Capogruppo dell'IdV, sempre in tema di sanità,  rileva poi : " Se ci sono i soldi per (stra)pagare le societa' che partecipano solitarie alle gare indette per acquisire manodopera intellettuale alla ASL dell'Aquila, allora vuol dire che ci sono anche per assumerle, selezionandole con un regolare concorso pubblico.

La ASL dell'Aquila ha recentemente pubblicato (non si sa dove, considerato che ha partecipato una sola ditta, pur essendo un appalto all'apparenza "succulento") un bando di gara per selezionare una ditta per la fornitura di manodopera intellettuale.Ha vinto, come era ovvio, la sola ditta che ha partecipato, che si fa pagare una percentuale del 20% del costo complessivo lordo di ognuno dei 14 lavoratori che occorrevano alla ASL; occorrevano con una urgenza incredibile, "per dirimere le criticita' amministrative interne", volendo usare le stesse parole usate nella relativa deliberazione.Dal mio punto di vista, questa scelta puo' essere portata come esempio di tutto cio' che un amministratore pubblico deve evitare di fare.
Non deve mai cedere all'emergenza per cio' che poteva preventivare, riducendosi a scelte dell'ultimo momento, perche' in linea diprincipio la riduzione della competizione concorrenziale che inevitabilmente ne deriva non consente di risparmiare tutto cio' che potenzialmente si potrebbe risparmiare.
E se ha le risorse economiche, deve preferire alla fornitura di manodopera da una societa' che si aggiudica un appalto, l'assunzione con procedure di evidenza pubblica, utilizzando una delle forme contrattuali consentite: primo, perche' si risparmia il costo dell'intermediazione, che nel caso specifico pare ammontare ad almeno a 80.000,00 l'anno; secondo, perche' si motiva ed integra meglio il lavoratore nell'organizzazione aziendale; terzo, perche' si evita il rischio, sempre in agguato, che il lavoratore sia assunto dalla ditta che ha vinto la gara per spinte, spintarelle e raccomandazioni, assicurandosi, invece, che venga selezionato perche' e' il piu' bravo, ha studiato e si e' preparato piu' degli altri, anche se non ha mai visto in vita sua un politico; quarto, perche' se ci si assicura la collaborazione dei piu' bravi e non dei piu' raccomandati, ci si guadagna in termini di produttivita' e di qualita' del servizio ai cittadini e, di conseguenza, ci guadagna anche l'immagine di amministratore pubblico.
Sono certo che in questa occasione tutti i fattori di rischio siano stati prevenuti ed evitati (per dirimere ogni dubbio, il Direttore generale potrebbe rendere pubblico l'elenco degli assunti o indicare i criteri selettivi utilizzati dalla ditta che ha vinto l'appalto) ma, come regola generale, sempre dal mio personalissimo punto di vista, e' sempre meglio evitare anche solo il rischio di costringere i  piu' bravi a cedere il passo ai piu' raccomandati".

intervista di Filippo Tronca

montaggio di Marialaura Carducci


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