Costantini (IDV) a Chiodi: "I soldi della comunicazione istituzionale li dia alle radio private"

19 Settembre 2011   17:29  

Le radio private costituiscono una realtà che contribuisce in modo decisivo all'affermazione del pluralismo dell'informazione. Tra i loro obblighi, quello di assicurare almeno due ore di notiziari al giorno che spesso ci consentono, soprattutto quando siamo in auto, di sapere cosa è accaduto in Abruzzo. Una informazione che assicurano grazie alle chiavi di accesso alle agenzie di stampa che la Regione ha sempre fornito loro gratuitamente.

Ancora per poco, però, se Chiodi non deciderà di modificare il bando pubblico (il terzo; il primo è stato revocato perché escludeva testate web e giornali online ed il secondo, che limitava l'accesso ai soli iscritti nel registro del Tribunale dal 1.1.2009, ha visto 16 esclusi ed 1 solo assegnatario) che impone loro, in aggiunta ai due dipendenti già previsti in organico dagli obblighi di concessione, anche la presenza di due collaboratori iscritti all'ordine dei giornalisti ed al relativo ente previdenziale, oltre al direttore responsabile. Cinque figure in organico per aziende che fatturano mediamente poco più di 40.000,00 l'anno di raccolta pubblicitaria è davvero troppo. Non chiedo a Chiodi di togliere ad altri per dare alle radio private.

Chiedo a Chiodi di togliersi circa 30.000,00 euro dal budget di centinaia di migliaia di euro di cui dispone per la propria comunicazione istituzionale, per assicurare la sopravvivenza di una decina di radio private abruzzesi, la cui voce contribuisce da anni a garantire il diritto all'informazione degli abruzzesi.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore