Costantini (IdV): "I premi alla casta dei dirigenti e le altre spese fuori controllo di Chiodi"

21 Dicembre 2011   12:59  

"Se un’azienda privata sballa le proprie previsioni sui costi, anche solo di pochi punti percentuali, oggi rischia il tracollo finanziario e, come minimo, rispedisce a casa i propri manager. Con Chiodi, uomo solo al governo di tutto, la spesa corrente della Regione Abruzzo e’ ormai completamente fuori controllo, a danno della spesa per investimenti che, già esigua, subirà nelle stime per il 2012 una ulteriore riduzione di oltre il 20%".

Lo dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Consiglio regionale, che aggiunge: "Dunque, la soluzione migliore per gli abruzzesi sarebbe che se ne tornasse casa o nel suo studio professionale nel piu’ breve tempo possibile, tanti sono i danni che ha arrecato in questi tre anni di governo della Regione”.

“I numeri sulle previsioni fatte nel 2010 per il 2011 e nel 2011 per il 2012 – spiega Costantini - rivelano che, a fronte di un consistente innalzamento delle entrate tributarie, frutto dei sacrifici imposti agli abruzzesi, ai quali se ne sono (bollo auto etc.) e se ne stanno (aumento addizionale regionale IRPEF) per aggiungersene altri, la spesa corrente prevista per il 2012 e’ schizzata quasi a 4 miliardi di euro, rispetto ai 3,5 miliardi di euro erroneamente stimati dallo stesso Chiodi per il 2012, in sede di approvazione del bilancio di previsione pluriennale 2011-2013.

Le cause sono molteplici, alcune apparentemente inevitabili ed altre assolutamente inaccettabili, come ad esempio l’ulteriore incremento del fondo per la retribuzione di risultato, rispetto al 2011 (quello che l’Assessore Carpineta dice di dover pagare suo malgrado), pur se in presenza della riduzione del numero dei dirigenti e della contrazione, rispetto al 2011, della stessa spesa per il loro trattamento economico principale ed accessorio.

Cio’ che, pero’, emerge in modo incontrovertibile e’ che Chiodi subisce gli eventi e non li determina, non governa con il bilancio, ma si limita a registrare passivamente le dinamiche della spesa e, soprattutto, rinvia per l’ennesima volta l’appuntamento con una radicale riorganizzazione dell’apparato amministrativo e delle regole di funzionamento dell’intero sistema regionale, in assenza della quale continueranno ad essere possibili solo interventi 'recessivi', come quelli che Chiodi si accinge ad imporre agli abruzzesi anche per i prossimi anni”.


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