Costantini, M5S crolla nel confronto su territorio

28 Maggio 2013   10:51  

 "I partiti che basano il consenso su un leader carismatico, gli stessi partiti che sorprendono alle politiche e che volano grazie al porcellum, perdono quando il livello del confronto si sposta sul territorio.
Quando cioe' la scelta deve cadere su un candidato che non e' anche il leader. Viceversa, i partiti che non hanno un vero leader e che, di conseguenza, crescono e si affermano solo se investono nella valorizzazione della classe dirigente sul territorio o se ne consentono la selezione sulla base di regole democratiche (ad esempio, con le primarie) tengono molto meglio il confronto, quando il voto interessa regioni ed enti locali".
E' questa la fotografia emersa secondo Carlo Costantini dai risultati delle amministrative 2013. "Di conseguenza - prosegue ancora il consigliere regionale - le accuse mosse dai 'Grillini' ai mezzi di informazione per giustificare il crollo nella tornata elettorale di ieri credo sia profondamente sbagliato e li allontani pericolosamente da una verita' che e' sotto gli occhi di tutti.
Se passa tra gli elettori la 'finzione' che il candidato e' Grillo (e questo puo' accadere solo alle politiche, finche' ci sara' il porcellum), il M5S e' competitivo; se invece la 'realta'' del palcoscenico impone di fare apparire candidati in carne ed ossa, il consenso evapora quasi completamente e quasi sempre.
E' accaduto anche in passato ad altre formazioni politiche fortemente caratterizzate dal proprio leader e proprio per questo spazzate via elettoralmente in poche ore, magari per una singola pessima performance televisiva.
E' accaduto - conclude Costantini - e potrebbe accadere in misura ancora piu' marcata anche al M5S, quantomeno per come e' strutturato adesso".


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