Crac Villa Pini, riprende il processo a carico di Angelini

L'ex re della sanità privata alla sbarra per 200 milioni

07 Maggio 2014   13:01  

E' stato uno dei principali protagonisti di "Sanitopoli", sia nelle vesti di accusatore che in quelle di imputato, ed a breve tornerà in aula, stavolta a Chieti, in occasione della ripresa del processo che lo vede imputato per il presunto crac della casa di cura Villa Pini.

L'imprenditore Vincenzo Angelini dovrà ora tornare in aula per un processo la cui prima udienza dibattimentale si è tenuta nell'aprile 2012 ma fu subito rinviata per un certificato medico presentato dalla difesa dell’imputato

Le successive altre udienze sono state di volta in volta rinviate, sempre per motivi di salute di Angelini o della moglie Anna Maria Sollecito, coimputata al pari della figlia Chiara, all'epoca dei fatti amministratrice unica e legale rappresentante di Villa Pini, e dei revisori dei conti Lorenzo Appignani, Guglielmo Ascione, Eugenio Fermo e Giovito Di Nicola, sccusati di non aver esercitato alcun controllo.

L'ex re della sanità privata abruzzese dovrà difendersi dall'accusa di bancarotta  fraudolenta nell'ambito del fallimento della casa di cura, un presunto crac di oltre 220 milioni di euro che sarebbe stato conseguenza di debiti accumulati nei confronti di fornitori, banche e dipendenti, nel contesto di un incastro di 12 società controllate dalla holding Novafin.


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