Tutto quello che devi sapere sugli elementi da evitare nelle protezioni solari per salvaguardare la pelle e l’ambiente marino in modo consapevole e sicuro.
Proteggere la pelle dai raggi solari rappresenta un gesto fondamentale per mantenerla sana, ma è altrettanto importante evitare prodotti con ingredienti dannosi che possono provocare irritazioni, allergie o avere un impatto negativo sull’ecosistema. Spesso, nella scelta della crema solare, ci si limita a controllare il valore del fattore SPF, trascurando invece la composizione chimica, che può includere sostanze problematiche per la salute e per l’ambiente.
La chiave per un acquisto consapevole è leggere attentamente l’INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti, per escludere prodotti contenenti parabeni, petrolati, siliconi e altre sostanze potenzialmente nocive. In particolare, filtri chimici come l’oxybenzone e l’octinoxate, comunemente usati per schermare i raggi UVA e UVB, sono sotto osservazione per il loro possibile ruolo di interferenti endocrini, in grado di penetrare la pelle e interferire con il sistema ormonale umano. Questi composti, inoltre, danneggiano il corallo e la fauna marina, tanto che alcune legislazioni, come quella delle Hawaii, ne hanno vietato l’uso dal 2021.
I parabeni e i petrolati sono ampiamente utilizzati nelle creme solari come conservanti ed emollienti, ma hanno sollevato dubbi riguardo alla loro sicurezza. Pur non essendoci prove scientifiche definitive che li colleghino a tumori o disfunzioni endocrine, la somiglianza chimica dei parabeni con gli estrogeni ha portato a restrizioni normative in Europa. I petrolati, derivati dal petrolio, sono noti per favorire l’occlusione dei pori e irritazioni cutanee e sono poco biodegradabili, rappresentando un problema ambientale significativo.
Anche i siliconi come dimeticone e ciclometicone, utilizzati per rendere la texture dei prodotti più vellutata, creano una barriera che può ostacolare la traspirazione naturale e aumentare la temperatura cutanea, oltre a non degradarsi facilmente nell’ambiente. Inoltre, profumi e coloranti sintetici sono potenziali cause di allergie e irritazioni, soprattutto nelle pelli sensibili o nei bambini, per cui è preferibile scegliere prodotti senza fragranze aggiunte.
Le creme solari definite “clean”, prive di parabeni, petrolati e siliconi, stanno diventando sempre più diffuse. Questi prodotti si affidano a filtri minerali come ossido di zinco e diossido di titanio, che offrono una protezione efficace senza penetrare nella pelle, mantenendosi sulla superficie cutanea. Eliminando gli ingredienti più controversi, riducono il rischio di allergie e sono ideali per pelli sensibili, bambini o chi desidera una scelta più ecosostenibile.
Per scegliere la protezione solare più adatta, si consiglia di preferire i filtri minerali, che non vengono assorbiti dalla pelle. È importante selezionare un SPF di almeno 30 per l’uso quotidiano e un valore più alto, 50 o superiore, per esposizioni prolungate. La resistenza all’acqua è fondamentale per chi pratica attività all’aperto o sport acquatici, ricordando però che la crema va riapplicata frequentemente durante la giornata.
Infine, la scelta deve tenere conto del proprio tipo di pelle: texture leggere e non comedogeniche per pelli grasse, formule ricche e nutrienti per pelli secche, e prodotti delicati per pelli sensibili o bambini. Solo così si potrà garantire una protezione solare efficace, rispettosa della pelle e dell’ambiente.