Crisi Cir di Tocco, no all'affitto di parte dell'azienda: i dipendenti bloccano la Tiburtina

Picchetto continuo di fronte ai cancelli dello stabilimento

02 Settembre 2014   11:31  

Acque ancora agitate presso lo stabilimento Cir (Compagnia italiana rimorchi) di Tocco da Casauria, alle prese come tante altre aziende con una crisi che, almeno apparentemente, sembra non voler conoscere fine.

Le prime vittime della situazione dello stabilimento, in particolare problemi di natura debitoria, sono immancabilmente i dipendenti, sul cui capo ora pende anche il pericolo che alcuni rami dell'azienda possano essere ceduti in affitto ad un altro investitore, individuato con grande probabilità nella holding polacca Wielton, con forti interessi nella commercializzazione di rimorchi e semirimorchi.

Agli occhi dei dipendenti, questo costituirebbe solo il primo passo verso il definitivo smembramento strutturale dell'azienda, verso cui hanno ritenuto quindi opportuno lanciare un segnale forte come il sit-in, nella giornata di ieri, per bloccare il traffico lungo il tratto di Tiburtina dinanzi lo stabilimento, organizzato dalla Fiom Cgil. Segnale forte cui ne è seguito un secondo, ossia l'istituzione di un "picchetto" di sorveglianza all'ingresso, ad oltranza ed h24.

Nella giornata di oggi, una delegazione dei lavoratori sarà ricevuta a Pescara dal prefetto Vincenzo D'Antuono, mentre restano intanto aperte anche altre questioni, su tutte la prosecuzione degli ammortizzatori sociali: la cassaintegrazione, infatti, terminerà il prossimo 31 ottobre, ma potrebbe essere rinnovata er un ulteriore anno essendo l'azienda in regime di concordato liquidatorio preventivo.

Il prossimo 12 settembre, inoltre, si terrà regolarmente un incontro a Rimini con i lavoratori delle sedi Cir di Bussolegno e Nichelino, come anche un altro in data 15 settembre, voluto dal vice presidente della Regione Giovanni Lolli e dal sottosegretario Giovanni Legnini, presso il Ministero dell'Industria.


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