Crisi Comune di Pescara, se Mascia cade dirigenti pronti ad andarsene

Acerbo e Di Nisio potrebbero decidere il destino della giunta

17 Marzo 2014   10:08  

E' entrata in una fase di stallo la crisi istituzionale venutasi a creare giorni fa in seno all'amministrazione comunale, a seguito delle dimissioni presentate da quasi tutta l'opposizione al fine di far cadere la giunta presieduta da Luigi Albore Mascia.

Già in venti hanno firmato affinché la caduta avvenga, ma tuttavia perché ciò abbia luogo ne manca ancora una, che potrebbe arrivare entro il termine ultimo di oggi da parte di almeno uno tra i consiglieri Maurizio Acerbo e Fausto Di Nisio, che stanno ancora ragionando circa l'opportunità o meno di far decadere l'amministrazione in carica.

"Crediamo che alla base del desiderio di veder cadere l'amministrazione comunale in anticipo ci sia il timore che questa possa altrimenti andare avanti con iniziative ritenute dannose" - ha affermato al riguardo Acerbo - "e bisogna comunque considerare che tale eventualità potrebbe non fermare nulla, dal momento che un commissario porterebbe avanti gli appalti".

Qualora, tuttavia, Albore Mascia dovesse essere sfiduciato, andrebbero a casa in anticipo anche i sei dirigenti comunali assunti con contratti fiduciari legati alla durata del mandato del primo cittadino (Stefano Ilari, Fabrizio Trisi, Amedeo D'Aurelio, Giovanni D'Aquino, Maria Gabriella Pollio), lo staff tecnico del sindaco ed i responsabili dell'Aurum e della gestione degli impianti sportivi cittadini, fermando di fatto l'attività amministrativa.


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